FRANCO VEROLI
Cronaca

Un primo assaggio d’estate: "Si arriverà fino a 35 gradi, ma solo per pochi giorni"

Il meteorologo Tognetti (Amap): è presto per parlare di caldo torrido "Nella fascia costiera aiutano le brezze marine, all’interno valori più alti".

Un primo assaggio d’estate: "Si arriverà fino a 35 gradi, ma solo per pochi giorni"

Un primo assaggio d’estate: "Si arriverà fino a 35 gradi, ma solo per pochi giorni"

"Da oggi e fino a domenica le temperature massime sono previste in continua ascesa. È presto per parlare di caldo torrido e secco, quello – per capirci – che ormai caratterizza la nostra estate, quando si sfiorano e magari superano i 40 gradi. Ma, specie nelle aree collinari interne, nelle ore centrali della giornata, non mancherà una certa afa". Danilo Tognetti, meteorologo dell’Amap Marche, spiega in questo modo quello che sicuramente percepiremo come un anticipo d’estate, dovuto a un promontorio anticiclonico nordafricano, con venti prevalentemente meridionali, che faranno alzare la temperatura, con le massime che arriveranno a toccare anche i 35 gradi. Già oggi si dovrebbe arrivare a 30 gradi, poi a 32/33 domani e a 34/35 sabato. Una situazione destinata a farsi sentire in particolare nell’entroterra.

"Nella fascia costiera, lungo il litorale – sottolinea Tognetti – il caldo sarà attenuato dalla presenza di brezze marine, mentre sarà più intenso spostandosi verso l’interno". Ma siamo ancora in una fase non consolidata visto che, poi, a partire da domenica, ci sarà un nuovo cambio. "Il promontorio anticiclonico migrerà verso est, lasciano sempre più spazio ad una nuova perturbazione in ingresso dall’Atlantico – spiega Tognetti – e capace di infiltrare umidità anche in parte del nostro territorio". E questo farà scendere le temperature, con le massime che dovrebbero attestarsi su valori più bassi, attorno ai 25/27 gradi, per tornare sui 30 gradi tra il 16 e il 17 giugno". In ogni caso, come evidenzia anche il sito www.ilmeteo.it, tra venerdì e sabato sarà raggiunto il picco del caldo afoso al Centro – Nord, con il caldo che si farà sentire in particolare a Terni, Ascoli, Forlì e Macerata. L’espansione del caldo è associata alla formazione di una lacuna barica iberico - marocchina tra isole Canarie, Marocco e Penisola iberica. Questa area, con la rotazione delle correnti in senso antiorario intorno al suo centro, spinge da sud verso nord le masse d’aria sub tropicali continentali direttamente dal Sahara verso l’Italia. Abbiamo alle spalle un inverno e un inizio primavera sostanzialmente asciutti (fino a fine febbraio le precipitazioni sono state quasi assenti), seguiti da un alternarsi di periodi caldi e freddi, come successo ad aprile (quando è anche nevicato sui Sibillini), e poi da precipitazioni piovose più diffuse. Una instabilità che, comunque, si inscrive nel quadro di fondo del surriscaldamento globale: il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato. E l’estate si annuncia rovente.