REDAZIONE MACERATA

Un container pieno di solidarietà. Il dono ai bambini del Burundi

Tolentino, Sermit e Sermir hanno raccolto macchinari e attrezzature per il centro materno infantile

Tolentino, Sermit e Sermir hanno raccolto macchinari e attrezzature per il centro materno infantile

Tolentino, Sermit e Sermir hanno raccolto macchinari e attrezzature per il centro materno infantile

Un container pieno di apparecchiature, materiale e presidi medici da donare al centro sanitario materno infantile di Gitega, nel Burundi, il paese più povero del mondo. Partirà dal porto di Genova dopodomani.

È il nuovo progetto del Servizio missionario di Tolentino in collaborazione con il Servizio missionario Redentore Recanati realizzato grazie alla solidarietà di imprese, cittadini, dottori e iniziative. È stato presentato ieri alla Colma Medical Devices, che distribuisce dispositivi medici specialistici nei principali ospedali italiani; l’azienda, rappresentata dall’amministratore Daniele Sparvoli, ha contribuito alla realizzazione del progetto rivolgendosi direttamente ai fabbricanti. Presenti don Rino Ramaccioni, gli assessori Elena Lucaroni e Fabiano Gobbi in rappresentanza dell’amministrazione di Tolentino, la presidentessa del Sermit Anna Andreani, il vice Luciano Ruffini, poi Paola Giorgi e Marcello Santecchia sempre del Sermit, i medici Andrea Mosca, Loredana Piermattei (pediatra) e Francesca Orici (ginecologa), Aldo Tiburzi vicepresidente della Croce Verde Macerata, Daniele e Tonino Crocetti della Cgm.

La sfida è iniziata dal viaggio in Burundi del 2023 nelle missioni di suor Stephanie e suor Daphrose. Là i bambini muoiono precocemente, alcuni appena nati, e molte mamme muoiono di parto. Con questo nuovo progetto, dopo un primo invio lo scorso 16 agosto, il Sermit ha raccolto circa 40mila euro (di cui 6mila dal Sermir) che sono serviti ad acquistare apparecchiature. Grazie alla collaborazione di Colma, è stato possibile fare importanti economie di scala che permettono di inviare in Africa due incubatrici neonatali, un ecografo palmare di ultima generazione con tablet, un concentratore di ossigeno, un monitor fetale, un carrello d’emergenza, un misuratore di pressione, diverse sedie e sgabelli oltre a medicinali vari (antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, integratori). Tra i materiali rigenerati, un elettrocardiografo e strumentazione per le visite ginecologiche, passeggini, culle, fasciatoi, vestiario neonatale.

Fondamentale il coinvolgimento di aziende e professionisti del settore sanitario, oltre che dei cittadini, quali associazioni Raffaello Camerino, San Vincenzo de’ Paoli, Coordinamento solidarietà e sviluppo Montemarciano, Croce Verde Macerata, Cgm surgelati, Fratelli Ramaccioni infissi, Autotrasporti Ciavaroli, Chiaroscuro ristorante, Colma, Clik ufficio, Ancescao di Corridonia. E le dottoresse Loredana Piermattei, Sabina Brandi, Adriana Corneli, Francesca Orici e Nadia Storti, che pure hanno donato materiale. "Gli obiettivi sono assicurare una nutrizione decente – ha spiegato la presidente Andreani –, rispondere ai bisogni sanitari più urgenti e contrastare le principali malattie infettive. Oltre a orientare e formare i giovani al lavoro qualificato in quanto serve personale. È importante il coinvolgimento di tutti: insieme diamo speranza per un futuro".

Lucia Gentili