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Ultimi ritocchi: San Vito aspetta gli studenti

Martedì il taglio del nastro dopo il recupero iniziato tre anni fa: aule rimesse a nuovo, sistemate la chiesetta interna e la palestra. Grossi risparmi per il Comune.

Ultimi ritocchi: San Vito aspetta gli studenti

Si lavora alacremente alla scuola San Vito, in centro storico a Recanati, per essere pronti per la prima campanella e il rientro degli studenti. Le aule, completamente rimesse a nuovo, la chiesetta interna e la palestra saranno mostrate ai recanatesi, che in quei luoghi hanno tanti ricordi d’infanzia, martedì alle ore 18 con un’apertura straordinaria e il classico taglio del nastro. Sarà anche l’occasione per rinverdire la storia di questo monumentale complesso attraverso una breve introduzione storico-artistica della struttura.

In questi giorni c’è un vivace via vai di operai al lavoro, fra chi dà gli ultimi tocchi di pennello a chi dietro pulisce e tira a lucido ogni singolo angolo della scuola che misura oltre 2.000 mq. Alle pulizie straordinarie provvede la ditta Buccolini di Urbisaglia dietro un compenso lordo di 20.130 euro, mentre per il trasloco e la sistemazione degli arredi scolastici è stata chiamata la Cooperativa Traslochi Maceratese: per lei pronto un assegno lordo di 19.286 euro.

Si è trattato di un intervento molto importante, iniziato nell’ottobre del 2020, su un bene storico vincolato, un immobile imponente e maestoso, reso possibile da un contributo statale iniziale di 2.5 milioni di euro a cui si sono aggiunti 300 mila euro, ottenuti sempre dai fondi del terremoto, per far fronte ai maggiori costi delle materie prime a seguito delle ben note tensioni a livello internazionale. Quindi, sono passati ben tre anni e nel frattempo gli studenti delle medie sono stati trasferiti all’interno di un capannone a Squartabue, in piena zona industriale, mentre i piccoli della materna sono stati dapprima ospitati nella sede del Campus Infinito (inattiva per diverso tempo per via del Covid che ha tenuto lontani gli studenti stranieri), e poi nell’ultimo anno al Salone del Popolo. Per la struttura scolastica di Squartabue l’amministrazione comunale ha pagato un canone di circa 4.000 euro mensili, più le spese per i trasporti che sono stati gratuiti per le famiglie.

Quindi il ritorno dei circa 300 studenti nella vecchia sede di via Roma porterà per le casse comunali un risparmio del canone che complessivamente ha gravato per circa 150.000 euro sul bilancio pubblico senza contare le spese per i trasporti e la mancata entrata per la riduzione, se non addirittura l’azzeramento del canone di locazione alla Eli, che gestisce la scuola per stranieri, dovuto per l’occupazione degli alloggi situati nel complesso di Sant’Agostino. L’Amministrazione comunale a guida Antonio Bravi, infatti, aveva concordato con la società, quando la scuola è rimasta chiusa per Covid, questo aiuto in cambio dell’ospitalità della materna nei locali della scuola stessa.

Asterio Tubaldi