REDAZIONE MACERATA

Ucraina, ricostruzione accademica con il piano coordinato da Vagnarelli

Gianluca Vagnarelli guiderà il "Piano per la ricostruzione accademica dell’Ucraina", sostenuto dal Ministero ucraino e mirante a innovare la solidarietà accademica e rafforzare il settore universitario post-bellico.

Gianluca Vagnarelli guiderà il "Piano per la ricostruzione accademica dell’Ucraina", sostenuto dal Ministero ucraino e mirante a innovare la solidarietà accademica e rafforzare il settore universitario post-bellico.

Gianluca Vagnarelli guiderà il "Piano per la ricostruzione accademica dell’Ucraina", sostenuto dal Ministero ucraino e mirante a innovare la solidarietà accademica e rafforzare il settore universitario post-bellico.

Sarà Gianluca Vagnarelli, ex docente dell’Università di Macerata e ora alla guida della società di consulenza i-strategies che si occupa di supportare le università, soprattutto estere, nei processi di innovazione e capacity building, a coordinare il "Piano per la ricostruzione accademica dell’Ucraina". "Ci fa particolarmente piacere che il piano – sottolinea Vagnarelli – ideato da noi e che si fonda sulla volontà di innovare l’idea di solidarietà accademica, abbia suscitato l’interesse e l’adesione del Ministero dell’Educazione e della Scienza dell’Ucraina che, oltre a sottolinearne la coerenza con le strategie nazionali, ne abbia anche evidenziato l’importanza fondamentale per la ricostruzione nel settore dell’università e della ricerca". Il piano – recentemente discusso in un meeting a Helsinki –, oltre al Ministero ucraino, comprende anche una rete di università ucraine e ha per obiettivi quelli di individuare azioni concrete e immediatamente cantierabili per la rafforzare la resilienza del sistema accademico; coinvolgere investitori internazionali, pubblici e privati, interessati alla ricostruzione; strutturare una rete di università ucraine impegnate nella ricostruzione e innovazione del settore universitario; divenire una soluzione pilota per un recovery plan nazionale del settore accademico e, più in generale, per lo sviluppo di efficaci politiche di ricostruzione post-bellica nel settore dell’università e della ricerca che possano essere replicate altrove.