REDAZIONE MACERATA

Turisti senza servizi. Situazione da affrontare

Nei pressi dei luoghi leopardiani mancano da sempre i bagni pubblici. Scolaresche e visitatori costretti a scene incresciose tra negozi e residenti.

Turisti nei luoghi leopardiani

Turisti nei luoghi leopardiani

Passano gli anni, cambiano le stagioni, ma quando arriva l’estate e la piazzuola del Sabato del villaggio davanti casa Leopardi si riempie di turisti riesplode il problema mai risolto dei bagni pubblici. Nessuna amministrazione ha mai affrontato seriamente la questione e neppure casa Leopardi, che offre il servizio ma all’interno delle cantine storiche, in apparenza riservato al turista con il biglietto di ingresso per casa Leopardi. A chi si presenta non è mai stato negato di usufruire dei servizi igienici, ma la gente non lo sa.

Resta un fatto incredibile che per l’intera area leopardiana non ci sia una toilette pubblica, se non quella, affatto accogliente, che si trova subito all’uscita del quartiere, in via Badaloni. Sono bagni neppure indicati da una segnaletica adeguata né, tantomeno, predisposti per i disabili. Il bar-gelateria sulla piazzuola del Sabato del villaggio non è nella possibilità di offrire il servizio, per lo spazio limitato dell’esercizio commerciale, ma il personale non fa altro che rispondere alle richieste dei turisti su dove trovare un bagno.

Molti anni addietro, per i turisti che affollavano i luoghi leopardiani erano funzionanti due bagni chimici, nascosti dietro un angolo della piazzuola del Sabato del villaggio che poi, però, sono stati dismessi perché nessuno li curava e puliva. In seguito all’eliminazione di questi, si cominciò a parlare di poter costruire una toilette vicino all’ingresso del Centro nazionale di studi leopardiani, riparata magari da una siepe. Ma, appunto, se n’era parlato, per poi non vedere nulla di concreto. Quando arrivano le scolaresche succedono scene deliranti, con gli insegnanti alla ricerca disperata di servizi per le esigenze fisiologiche dei ragazzi. Al Comune sono già arrivate lettere di protesta. A questo proposito i recanatesi che abitano nei pressi della casa del poeta saprebbero raccontare numerosi aneddoti: quante volte si sono sentiti suonare il campanello di casa da studenti o, soprattutto, turisti di una certa età con la richiesta di poter utilizzare il loro bagno! Stessa situazione di disagio vivono i turisti attraversando il centro cittadino. I bagni dove sono? Da alcuni giorni sono comparsi due timidi, e alquanto artigianali, cartelli che indicano quelli posti sotto la scalinata Broglio D’Ajano. In piazza, ad assolvere questa carenza, ci sono i bar.

Asterio Tubaldi