REDAZIONE MACERATA

Turismo in crescita. "Ora una rete per andare oltre il pendolarismo"

Le Marche registrano un aumento del turismo del 26,8% nei primi quattro mesi dell'anno, con imprese artigiane che operano nel settore in crescita. Macerata ha il 44,4% di attività legate al turismo. Confartigianato suggerisce di coordinare gli enti pubblici e le attività private.

Cresce il turismo nelle Marche nei primi quattro mesi dell’anno, con un più 26,8% che riporta la mente ai livelli pre-pandemia e crescono anche le imprese che operano nel settore. La rilevazione del centro studi di Confartigianato, infatti, attesta come nella nostra regione alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 7.969, il 19,6% dell’artigianato totale (sopra la media italiana del 16,8% e quarta regione in Italia) e danno lavoro a 30.868 addetti. A livello provinciale, l’artigianato a vocazione turistica mostra a Fermo la seconda incidenza più alta a livello nazionale, con Fermo al 31,5%, con 1.793 imprese artigiane attive nei settori a domanda turistica e 7.172 addetti. Seguono Macerata al 19,8% (21esima provincia in Italia), con 1.802 imprese e 7.412 addetti e Ascoli al 16,3% (51esima provincia appena sotto la media nazionale) con 864 imprese e 2.751 addetti. Per quanto riguarda le imprese, invece, nel Maceratese spiccano abbigliamento e calzature (44,4%), agroalimentare (17,9%), altre attività manifatturiere e servizi (17,5%). "Il turismo è un’economia che può fare da traino, specie in zone come le nostre che vantano aziende artigiane con una significativa vocazione – spiega il segretario di Confartigianato, Giorgio Menichelli –. Quello che bisogna fare nei territori è superare l’isolamento per creare una coordinazione tra gli enti pubblici e le attività private, avviando così una rete virtuosa tra comunità limitrofe per attrarre questi flussi. Negli ultimi anni, specialmente dopo il prolungamento della superstrada, abbiamo visto arrivi consistenti dall’Umbria e dalle altre regioni del centro Italia, con arrivi però che si limitano molte volte al pendolarismo. Con una proposta variegata possiamo invertire la tendenza. Chiaro, questa rete deve andare pari passo ad un adeguamento della rete infrastrutturale, limitando i cantieri nel periodo estivo per far defluire in modo adeguato il transito".