LUCIA GENTILI
Cronaca

Truffa del falso messaggio bancario. Fa ricorso e riesce a riavere i soldi

Una donna aveva perso 1.900 euro, ma si è rivolta all’Arbitro e i bonifici sono stati annullati

L’avvocato Leonardo Teodori ha presentato il ricorso all’Arbitro bancario per far annullare i bonifici truffaldini

L’avvocato Leonardo Teodori ha presentato il ricorso all’Arbitro bancario per far annullare i bonifici truffaldini

Truffa bancaria con lieto fine. Una donna di Tolentino era caduta in un raggiro, ma grazie aricorso all’Arbitro bancario finanziario, è riuscita a recuperare l’intera somma, 1.900 euro.

La storia era iniziata l’8 agosto 2023. Intorno alle 18 sul cellulare della tolentinate arriva un sms con l’intestazione della sua banca, che l’avvisa che un altro dispositivo in Polonia sta usando la sua app del conto corrente. Convinta che l’allarme arrivi dal proprio istituto di credito, la donna esegue le procedure indicate, inserendo i codici personali. Il messaggio recita: "La sua app risulta attiva a un nuovo dispositivo in Polonia, se non è lei lo blocchi seguendo il portale ecc.". Alle 18.30 riceve una telefonata da un’utenza fissa con prefisso 06: un uomo la avvisa che sono in partenza dei bonifici e le consiglia di accedere all’app. Effettuato l’accesso, la tolentinate si accorge che in effetti ci sono bonifici in partenza, ma dall’altra parte della cornetta l’operatore le dice di aver annullato l’operazione. Dopo un po’, insospettita lei telefona al numero verde e blocca il conto. Il giorno successivo va alla filiale, e scopre che il suo conto è stato clonato. In pratica, dai successivi accertamenti emerge che in un altro conto intestato lei qualcuno ha eseguito un bonifico di 990 euro a favore di un Iban sconosciuto. Stessa cosa per altri 930 euro. La donna va alla caserma dei carabinieri e denuncia tutto.

In un primo momento la banca le riaccredita le somme ma poi, senza alcun preavviso, le riaddebit i due importi. La malcapitata si rivolge quindi all’avvocato Leonardo Teodori, che inoltra un esposto alla Banca d’Italia per lamentare il trattamento subito dalla sua assistita. L’istituto di credito respinge ogni addebito, sul presupposto che il sistema informatico non sarebbe stato violato. L’avvocato allora presenta ricorso all’Arbitro bancario finanziario, che proprio in questi giorni ha riconosciuto fondate le ragioni della tolentinate, condannando la banca a restituirle l’intero importo.

La raccomandazione, anche da parte delle forze dell’ordine, è non dare mai credenziali, password e codici. Non cliccare mai su link o scansionare Qr code in messaggi sospetti. Bisogna contattare subito la propria banca e bloccare la carta se si notano anomalie, come pagamenti e bonifici non autorizzati. Purtroppo sempre più persone cadono in questo tipo di truffe, tratte in inganno da loghi praticamente identici a quelli veri.