FRANCO VEROLI
Cronaca

Trend delle nozze in provincia . Diminuiscono i matrimoni. C’è il sorpasso del rito civile

Dal 2004 ad oggi si celebrano quasi 400 unioni in meno all’anno: Macerata registra un calo più contenuto, ma pur sempre significativo. Comunione dei beni per una coppia su cinque .

Dal 2004 ad oggi si celebrano quasi 400 unioni in meno all’anno: Macerata registra un calo più contenuto, ma pur sempre significativo. Comunione dei beni per una coppia su cinque .

Dal 2004 ad oggi si celebrano quasi 400 unioni in meno all’anno: Macerata registra un calo più contenuto, ma pur sempre significativo. Comunione dei beni per una coppia su cinque .

Nel 2004 in provincia di Macerata sono stati celebrati 1.235 matrimoni, 894 con rito civile e 341 con rito religioso, 118 dei quali nel capoluogo (69 religiosi e 49 civili). Vent’anni dopo, a fine 2023, l’Istat ci dice che il numero dei matrimoni è sceso a 849, 386 in meno, 440 dei quali con rito civile e 409 con rito religioso. Questa "inversione" risulta più marcata a Macerata (che però, rispetto al resto della provincia registra un calo dei matrimoni più contenuto): nel 2023 i matrimoni sono stati 104, 74 con rito civile e 30 con rito religioso. Nello stesso tempo, il quoziente di nuzialità, il numero dei matrimoni per mille abitanti, tra il 2022 e il 2023 scende dal 3,2 al 2,8, lo stesso dato del 2021, ma molto di più rispetto al 4 per mille del 2004.

Nel lungo periodo il calo del numero dei matrimoni è preoccupante, ma non se riferito agli ultimi dieci anni: nel 2013 i matrimoni in provincia sono stati 855, lo stesso numero del 2021, anche se nel 2022 sono saliti a 974, per poi scendere agli 849 dell’anno scorso (125 in meno). Quello che più colpisce, però, è il sorpasso dei matrimoni civili rispetto a quelli religiosi.

Se si fa eccezione per il 2020, l’anno di esplosione della pandemia da Covid, quando le restrizioni, tra cui il divieto di assembramento, hanno spinto tante coppie a rinviare le nozze, con appena 428 matrimoni celebrati, 273 dei quali con rito civile e 155 religiosi, l’anno di svolta è stato il 2022: per la prima volta in tutta la provincia il rito in comune ha superato quello davanti al sacerdote, tendenza confermata anche nel 2023. A Macerata città il sorpasso c’era già stato a partire dal 2015, ma nel resto del maceratese prevaleva sempre l’altare, tanto che quest’ultimo era preferito dalla maggioranza delle coppie fino a due anni fa. Al boom del rito civile concorrono senza dubbio le seconde nozze, il fatto che quasi il 20% dei matrimoni abbia una dei due coniugi straniero, ma anche un processo di secolarizzazione che attraversa tutta l’Italia, anche la nostra provincia. Si conferma che il giorno delle nozze arriva sempre più in ritardo.

L’età media dei celibi e delle nubili al primo matrimonio, ponderata con i quozienti specifici di nuzialità tra i 16 e i 49 anni, è di 35,5 anni per gli uomini e di 33,4 per le donne, solo una coppia su cinque sceglie il regime della comunione dei beni, e sono in aumento le convivenze, mentre restano sostanzialmente stabili le unioni civili. In calo, invece, le separazioni e i divorzi, passati, rispettivamente dai 411 e 409 del 2022, ai 353 e 350 del 2023.