REDAZIONE MACERATA

Tre medici in pensione. Ma mancano i sostituti

A Recanati lasciano la professione due dottori di famiglia e un pediatra. Per i bambini in città restano in servizio solo due specialisti.

A Recanati lasciano la professione due dottori di famiglia e un pediatra. Per i bambini in città restano in servizio solo due specialisti.

A Recanati lasciano la professione due dottori di famiglia e un pediatra. Per i bambini in città restano in servizio solo due specialisti.

Sta giungendo in questi giorni nelle case di molti recanatesi la comunicazione che i medici di famiglia Amedeo Giorgetti e Alfredo Moretti, avendo raggiunto i requisiti e il limite di età, se ne andranno in pensione, il primo a fine di agosto e l’altro il 24 settembre. Altrettanto avverrà nei prossimi giorni per il pediatra Vincenzo Bizzarri: anche lui dal primo novembre appenderà al chiodo il camice bianco. Gli utenti interessati sono, quindi, invitati a scegliere un nuovo medico di fiducia o pediatra fra quelli nell’elenco dell’Asur Marche. Ci sono 13 professionisti fra cui scegliere, ma anche molti di loro sono prossimi alla pensione e si rischia, quindi, di dover di nuovo cambiare medico nel giro di pochi anni. Molti meno, invece, i pediatri in città dove resteranno aperti i soli ambulatori di Oriana Amadori e di Matilde Rossi. Il numero massimo di assistiti per un medico di base è fissato a 1.500 che, in casi particolari, può essere incrementato fino a 1.800. I pediatri, invece, di solito possono seguire non più di 800 assistiti, con deroghe per particolari situazioni, se in una zona non ci sono altri pediatri, oppure quando in famiglia si aggiunge un figlio.

"Purtroppo negli anni precedenti il personale sanitario, in particolare i medici, non sono stati formati – lamenta l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini –, il problema lo abbiamo in tutta la regione e per i servizi sia ospedalieri che territoriali. All’insediamento della giunta Acquaroli, le borse sono state aumentare da 29 a 82; nel 2022 le abbiamo portate a 111, di cui 40 a carico della Regione e nel 2023 siamo arrivati a 155 borse di studio per i medici di medicina generale: cento finanziate dalla Regione con 3,7 milioni di euro, 34 sovvenzionate dal Fondo sanitario nazionale, destinate alla formazione in medicina generale, e 21 sostenute con il Pnrr. Così siamo matematicamente certi che dal 2026 potremo contare su nuovi giovani medici".

Antonio Tubaldi