PAOLA PAGNANELLI UN INCENDIO
Cronaca

Tre capannoni in fiamme, incubo amianto

Incendio nella ditta di calcestruzzi Eco Csl, a dare l’allarme un residente. Devastati dal rogo circa duemila metri quadrati

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di Paola Pagnanelli

Un incendio è divampato l’altra notte nella ditta di calcestruzzi Eco Csl ad Appignano. Le fiamme hanno raggiunto anche la copertura dei capannoni in eternit, ma l’intervento efficace e veloce dei vigili del fuoco dovrebbe aver ridotto al minimo il rischio di dispersione di polveri con le fibre amianto. L’allarme è scattato intorno alle 2, quando un residente vicino alla ditta, in contrada Verdefiore, ha allertato pompieri e proprietari dell’impresa di calcestruzzi. I vigili del fuoco sono accorsi con vari mezzi, inviati anche da Ancona per riuscire ad avere ragione delle fiamme, e nella tarda mattinata la situazione era di nuovo in condizioni di sicurezza. Il rogo aveva attaccato tre capannoni, per un totale di circa duemila metri quadrati. I pompieri sono riusciti a salvare uno dei capannoni e una abitazione adiacente, i cui residenti sono stati comunque evacuati in via precauzionale. Sul posto sono andati anche i carabinieri, per chiarire la dinamica di quanto accaduto. Al momento l’ipotesi ritenuta più probabile è che le fiamme siano state appiccate da un surriscaldamento delle batterie che erano sotto carica, visto che da quella zona sembra sia partito il fuoco. Non sono stati trovati segni di effrazione né inneschi, ma non è ancora esclusa comunque l’ipotesi del dolo. Tutti i mezzi che erano nei capannoni sono andati distrutti. In contrada Verdefiore sono stati chiamati anche i tecnici e il direttore dell’Arpam, che con il sindaco Mariano Calamita e i funzionari dei vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo. Come avvenuto anche a Recanati e Montecosaro, in circostanze simili, i pompieri in considerazione della presenza di eternit sul tetto hanno usato moltissima acqua, per abbassare la temperatura e abbattere la eventuale polvere sollevata dal calore. Sulla copertura sembra si sia aperto solo un piccolo buco: le temperature non sarebbero salite troppo anche per la presenza di pannelli di plexiglass ai fianchi delle strutture, pannelli che si sono sciolti con il calore. Grazie anche a questo l’eternit avrebbe retto abbastanza all’incendio. L’Arpam ha ritenuto superfluo analizzare l’aria, essendo passate troppe ore dal momento dell’incendio, ma per precauzione il sindaco Calamita ha invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre e a evitare l’esposizione di alimenti e vestiario all’aperto. L’Arpam ha inoltre dato al Comune una serie di indicazioni sulla rimozione della parte ammalorata, sulla sanificazione del piazzale e sull’informazione da dare subito all’Area vasta, che ha censiti tutti i siti contenenti amianto; con il dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta, il Comune dovrà valutare come procedere.