Ieri verso mezzogiorno, sulla propria moto, una Beta Enduro, stava effettuando con un gruppo di amici un’escursione lungo una delle strade sterrate che si diramano tra la vegetazione intorno al lago di Cingoli, quando improvvisamente alcuni caprioli sono balzati da una cunetta sulla carreggiata per attraversarla. È stato inevitabile per il motociclista Fabio Elmi, di 59 anni, l’impatto col branco di selvatici: è rovinosamente caduto, indossava il casco ma sarebbe finito col viso contro una grossa pietra, rimanendo esanime. I compagni hanno chiesto l’intervento dei soccorsi, effettuando per la rianimazione immediati tentativi risultati purtroppo vani: fatale un trauma cervicale. Elmi è deceduto quasi subito come, malgrado il loro ulteriore impegno eseguito con massaggi e manovre respiratorie, hanno accertato il medico e gli operatori del 118, subito sul posto con i carabinieri forestali e quelli della stazione cittadina, gli uomini del soccorso alpino, i vigili del fuoco del gruppo specializzato Saf del comando di Macerata e del distaccamento di Apiro. La salma, a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata deposta nell’obitorio dell’ospedale cingolano: gli accertamenti medico-legali saranno eseguiti nel pomeriggio di oggi. Potrebbe essere disposta anche una perizia sul casco.
Originario di Filottrano, ma residente da anni con la famiglia nella frazione Villa Strada, responsabile dell’Ufficio protocollo per la segreteria dell’istituto comprensivo Enrico Mestica di Cingoli, Elmi lascia la moglie Carla, insegnante nella locale scuola dell’infanzia di cui è referente, e i figli Marco e Giorgia. Nelle giornate di sabato era libero dal servizio, in quanto completava l’orario di lavoro effettuando due turni pomeridiani infrasettimanali. Elmi era molto conosciuto e benvoluto non solo a Cingoli, per la sua indole caratteriale, la disponibilità collaborativa e l’impegno profuso nello sport giovanile: divideva la sua passione per la moto con quella per la pallacanestro. Era intensamente coinvolto anche nel sociale.
La dolorosa scomparsa del 59enne ha destato un profondo cordoglio nell’ambiente scolastico e tra le innumerevoli amicizie. "Per noi, è veramente un’autentica tragedia – ha detto commossa la professoressa Emanuela Tarascio, dirigente del Mestica – e ancora non posso rendermi conto di quanto e come possa essere avvenuta: Fabio era un grande e sincero amico, oltreché un infaticabile ed esperto collega di lavoro, sempre sorridente e puntuale".
Gianfilippo Centanni