Macerata, 24 marzo 2021 - Luca Traini è stato condannato in via definitiva a 12 anni di reclusione per il raid razzista del 3 febbraio 2018 a Macerata, quando ferì a colpi di pistola sei extracomunitari. I giudici della sesta sezione della Cassazione hanno rigettato il ricorso della difesa e confermato la condanna dell’imputato per il reato di strage aggravata dall’odio razziale.
La mattina del 3 febbraio di tre anni fa, dopo aver sentito alla radio le ultime notizie sul macabro omicidio di Pamela Mastropietro, prese la sua pistola Glock e passando in auto iniziò a sparare ai giovani di colore che incrociava per strada. Poi si fermò al monumento ai Caduti, dove lo arrestarono i carabinieri. Furono trovati bandiere con la croce celtica e il Mein Kampf a casa di Traini, che era stato anche candidato con la Lega.
Secondo i difensori non ci sarebbero mai stati motivi di odio razziale e si sarebbe trattato, al massimo, di tentati omicidi e non di strage. Ma la Cassazione ha confermato la condanna a 12 anni per strage.