
Torna la nipote di Mussolini, scatta la polemica
di Paola Pagnanelli
Edda Negri Mussolini torna a Civitanova, per presentare nella biblioteca Zavatti il suo ultimo libro, "I Mussolini dopo Mussolini". E come avvenne nel 2017, l’iniziativa scatena le proteste. L’appuntamento, organizzato da Aries Officina Nazional Popolare con l’associazione Nuove Sintesi, è per il primo settembre alle 21.15. Interverrà l’autrice del libro, con l’introduzione di Mario Consoli, proprio come era avvenuto a dicembre del 2017, quando Edda Negri Mussolini presentò il volume scritto sulla nonna Rachele. In quella occasione, Consoli affermò che la storia del Fascismo e della Resistenza fosse piena di fake news. "Ma oggi quasi non ci si stupisce più – attacca Giulio Silenzi, capogruppo del Pd in consiglio comunale –. C’è una volontà di riscrivere la storia, e la destra a Civitanova è popolata di persone che non sono antifasciste, non rifiutano nulla di quella ideologia e anzi la esaltano. Ultimamente molti esponenti dell’amministrazione hanno questa tendenza, il sindaco Ciarapica ha anche detto che l’antifascismo non è un valore. Hanno dedicato una via a Sergio Ramelli, con la motivazione che fosse un simbolo della fase acuta della strategia della tensione, ma questa è una falsità storica di gente che antepone la via a Toro Seduto a quella ad Anna Frank. Iniziative come questa presentazione del libro di Edda Negri Mussolini qui trovano terreno fertile. C’è stato anche di nuovo il tentativo di intitolare una via ad Almirante. In questo clima, non mi meraviglia che la nipote del Duce sia ospitata dalla biblioteca comunale. Quello che vediamo ogni giorno è molto di più, rispetto alla presentazione di un libro". La rilettura del fascismo è la conseguenza, secondo Silenzi, di uno studio poco accurato della storia, "perché se qualcuno approfondisse cosa sono stati quei venti anni, l’ascesa e poi il regime fascista, troverebbe in quei valori e in quelle metodiche un parallelo con quanto sta accadendo oggi. Ora non è più il fascismo, ma è un’ideologia, l’autoritarismo, occupare lo Stato, tutto il potere al fascismo e tutti i fascisti al potere. Oggi ci sono le stesse tentazioni". La presentazione di un libro però potrebbe essere la base per una discussione, un confronto. "Ma qui si punta solo a recuperare l’ideologia fascista, si vuole fare una ricostruzione storica a vantaggio della parte mussoliniana. Una rilettura che porta allo scardinamento delle basi dello Stato italiano, che è antifascista. Invece il limite di tanti politici, a partire da Meloni, è che la fiamma per loro arde ancora, portano ancora i valori del fascismo. Ma una biblioteca pubblica non può ospitare iniziative simili, che vanno contestate".