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Cronaca

Torna il Saltarello Folk Festival. La rassegna nella terra di Ginobili

Balli e laboratori per la seconda edizione a Petriolo. In arrivo compagnie tradizionali anche dall’Abruzzo

Balli e laboratori per la seconda edizione a Petriolo. In arrivo compagnie tradizionali anche dall’Abruzzo

Balli e laboratori per la seconda edizione a Petriolo. In arrivo compagnie tradizionali anche dall’Abruzzo

È stata presentata ieri mattina la seconda edizione del "Saltarello Folk Festival - Pitriò ‘mmia" a Petriolo, in scena nel fine settimana. Una rassegna che continua, nella patria del poeta vernacolare, folklorista e padre nobile dell’etnomusicologia moderna nelle Marche, Giovanni Ginobili. La tre giorni, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dal direttore artistico, il maestro Massimiliano Luciani, inizia venerdì alle 18 al parco delle Fonti, con l’avvio delle attività didattiche: laboratori di danza e musica (saltarello, organetto e tamburello). Alle 21.30, in piazza Umberto I, concerto de "La Macina" con Gastone Pietrucci, etnomusicologo e ricercatore, "aedo della tradizione popolare" e la cantante Elisa Ridolfi, in "Cantar poesia – cantautori e poeti". Alle 23.30 in piazza "Canto alla luna", musica, balli e serenate sotto le finestre di donne fidanzate, a cura di Pino Gala e della ricercatrice Tiziana Miniati, con Danilo Campetelli all’organetto. Alle 24 si ritorna al Parco delle Fonti con "Spondapiè" (lo "spunta-piede"), trame libere e spontanee di saltarelli e quadriglie. Sabato alle 11, al museo De Minicis, convegno di studi "Tempi e occasioni della festa nella tradizione marchigiana", ovvero dialoghi sopra gli scritti di Ginobili. Alle 18.30 le vie e le piazze del centro si accenderanno con la musica itinerante dei gruppi folkloristici. Alle 21.30, in piazza Umberto I, "Viaggio di Giuseppe Antonio" con Ambrogio Sparagna Trio; a seguire "Canto alla luna" con i musicisti Tommaso Gagliardini e Tonino Monachesi e l’immancabile "Spondapiè". Domenica alle 17 musica itinerante e musei aperti: i gruppi folk "Colle del Verdicchio" di Staffolo e "La cocolla" di Mogliano gireranno per il borgo. Alle 19 in piazza Umberto I, santa messa celebrata da don Marco Zengarini con la benedizione degli strumenti musicali. Alle 21.30 si esibiranno "La campagnola" di Civitanova e "Il laccio d’amore" di Penna Sant’Andrea (Teramo). Gran finale con lo "Spondapiè". Non solo un piacere per gli occhi e per le orecchie, ma anche per il palato. Tutti i giorni si potranno gustare i piatti della tradizione proposti dagli stand gastronomici. "Una vetrina del folklore locale – ha detto il sindaco Matteo Santinelli – con l’intento di reinnestare nelle nuove generazioni le tradizioni dei nonni". "Un sogno che continua – aggiunge il direttore artistico Luciani –. Un’idea che cullavo da anni, come quella di valorizzare Giovanni Ginobili; sul nostro illustre concittadino sta nascendo anche uno spettacolo di teatro musicale. Lo scorso anno abbiamo parlato della nostra tradizione, quest’anno la metteremo a confronto con altri saltarelli del centro Italia e dal prossimo inizieremo il confronto con le altre tradizioni italiane".