CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Terremoto Sferisterio. Via il direttore Pinamonti:: "Sarei rimasto volentieri". In pole c’è Paolo Gavazzeni

L’amarezza: "Ci sono decisioni che travalicano la volontà dei singoli". Parcaroli: "Ci dispiace molto, poteva restare ancora, ma a titolo gratuito".

Terremoto Sferisterio. Via il direttore Pinamonti:: "Sarei rimasto volentieri". In pole c’è Paolo Gavazzeni

"Non mi sono ancora state comunicate le motivazioni con cui il Cda ha deciso la rescissione del contratto che avevo firmato con l’associazione Sferisterio nel febbraio 2022 per le tre edizioni del Festival 2022, 2023 e 2024. È evidente che mi sarebbe piaciuto poter portare a termine un progetto triennale a cui avevo lavorato con grande entusiasmo e grande passione, ma purtroppo ci sono decisioni che travalicano le volontà dei singoli". Di certo non se n’è andato col sorriso sulle labbra il direttore artistico dello Sferisterio, Paolo Pinamonti: ieri è terminata la sua avventura ai vertici dell’Arena maceratese. Lo ha annunciato con poche righe il Cda dell’associazione: "L’11 settembre Pinamonti ha comunicato al Cda di essere entrato in regime di quiescenza" e il Cda, "verificate la situazione, le norme di legge e le alternative, vista peraltro l’indisponibilità del direttore artistico di proseguire l’incarico a titolo gratuito, ha deliberato, suo malgrado, di rescindere l’incarico". Secondo la legge Madia (divieto di incarichi retribuiti a soggetti in quiescenza), Pinamonti non può più ricoprire questo ruolo. Il Cda ha avviato subito le procedure per la nuova nomina: sarebbe orientato verso Paolo Gavazzeni (tra coloro che avevano partecipato all’ultima selezione con Pinamonti): già nella direzione artistica del Teatro della Scala, è stato direttore artistico della Fondazione Arena di Verona e lo è del canale tv Classica Hd di Sky. "Desidero ringraziare tutto il personale dello Sferisterio – continua Pinamonti –, con cui in questi anni si è creato un forte legame di amicizia oltre che professionale. Venendo spesso a Macerata ho trovato in tutti i collaboratori, tecnici di palcoscenico, musicisti della Filarmonica marchigiana, del Coro Bellini e altri gruppi artistici un alto livello di professionalità e di dedizione al lavoro, che ci hanno fatto raggiungere, nelle due edizioni che ho diretto, notevoli successi di pubblico e di critica. Un grazie di cuore a tutti. Sono altrettanto sicuro che il Mof, per la sua storia, saprà affrontare e superare queste nuove fibrillazioni". A proposito di fibrillazioni: non si può dire fosse un clima disteso quello della seduta del cda di ieri. Alcuni consiglieri avrebbero voluto che Pinamonti restasse, con un escamotage, e cioè in veste di direttore musicale al posto di Donato Renzetti, ma altri hanno ritenuto che fosse troppo rischioso, poteva apparire come un tentativo di elusione della legge Madia. Pinamonti, comunque, sarebbe voluto restare sì, ma nella sua posizione contrattuale attuale e non come direttore musicale, sperando che il Cda si assumesse in qualche modo il rischio. Pinamonti non ha lasciato contento la sua ultima riunione maceratese. "Una situazione delicata – le parole del sindaco Sandro Parcaroli, presidente del Cda –, ci dispiace tantissimo. Abbiamo provato a trattenerlo, avrebbe potuto continuare per un altro anno ma a titolo gratuito. Stiamo cercando il nuovo nominativo, si può procedere per chiamata senza passare per un bando". Pinamonti, docente in pensione alla Ca’ Foscari di Venezia, questa estate è stato chiamato dalla Regione Emilia Romagna alla guida della Fondazione Arturo Toscanini (2023-2028) ed è direttore della Fundacion Manuel De Falla di Granada. Alla fine del 2022, il Carlino aveva dato notizia del fatto che Pinamonti aveva tentato la selezione per il Regio di Parma e per il Rof di Pesaro. Nel primo caso, è stato scelto il maceratese Luciano Messi, ex sovrintendente dello Sferisterio a cui il Comune ha dato il benservito.