San Severino (Macerata), 30 ottobre 2016 – E’ quasi un miracolo che non ci siano morti o feriti. Palazzine e case crollate, altre gravemente lesionate, un supermercato chiuso sbriciolato dal terremoto: dalle 7.40 tutta San Severino è in strada o al centro di prima accoglienza allestito al palas. Anziani girano in strada frastornati, altri caricano quattro robe in auto e se ne vanno. La zona più colpita è quella del rione Settempeda, con case lesionate, una palazzina sventrata in via Mazzini. Gli appartamenti erano stati evacuati dopo le scosse di agosto e le ultime di mercoledì. Al centro comunale di accoglienza ci sono molte persone, mentre polizia municipale e tecnici del Comune stanno transennando le zone più a rischio. Altri crolli lungo la provinciale, in giro c’è grande concitazione.
«Abbiamo moltissimi crolli e situazioni di difficoltà diffuse – dice il vicesindaco Giovanni Meschini –. Ci sono anche alcune decine di feriti lievi che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso. Stiamo monitorando la situazione è intervenendo in più luoghi. Ci prepariamo ad accogliere circa 1.500 persone in cinque punti di accoglienza e stiamo preparando cibo, coperte e logistica per assistere la popolazione».