GIANFILIPPO CENTANNI
Cronaca

Terremoto all’alba a Macerata: scattano le verifiche

Scossa di magnitudo 3.4 tra Cingoli e San Severino. Il sindaco Vittori: "Sopralluoghi negli edifici pubblici, ma nessuna criticità"

Terremoto all’alba, scattano le verifiche

Terremoto all’alba, scattano le verifiche

Macerata, 6 agosto 2023 – All’alba di ieri mattina, sveglia con terremoto a Cingoli. Una scossa di magnitudo 3.4, con profondità di circa 24,7 km ed epicentro 8 km a sud-ovest di Cingoli (e 9 km da San Severino), è stata distintamente avvertita dalla popolazione, anche nei territori di Macerata e di Fabriano. Scossa breve, allarmante, comunque tale da non destare eccesivo panico: chi dormiva non è stato svegliato, nessun segnale di allerta è pervenuto ai vigili del fuoco. Poi c’è stata una replica, brevissima, praticamente inavvertita: alle 7.03, magnitudo 1.5, profondità di 22.8 km, 7 km a sud-ovest di Cingoli. Dopo le violente piogge, i sobbalzi sismici. Il sindaco Michele Vittori è immediatamente intervenuto, ordinando l’apertura del centro operativo comunale, il Coc ubicato nella sede municipale. Per coordinare le verifiche di eventuali danni, in particolare negli edifici pubblici, con il sindaco e l’assessora Martina Coppari hanno partecipato a un incontro operativo Marzia Paulini, comandante della polizia locale; Michele Fogante, responsabile del gruppo di Protezione civile, e i tecnici comunali. Quindi sono stati organizzati gruppi per procedere all’esecuzione dei numerosi sopralluoghi. "Sono stati controllati – ha precisato Vittori – tutti i plessi scolastici, l’ospedale, la casa di riposo, la biblioteca civica, gli impianti sportivi, ogni struttura di nostra competenza. È stato un impegno molto accurato e prolungato, concluso senza che sia stata rilevata alcuna criticità. Né ha causato danni rilevanti, a parte alcuni movimenti franosi, che hanno richiesto l’intervento del nostro personale, la forte piovosità: rispetto al passato, si sono avute precipitazioni notevolmente intense, torrenziali, ma non prolungate, siamo di fronte a situazioni climatiche nuove, che richiedono la nostra attenzione". Con i temporali, tuoni e saette. Un fulmine si è abbattuto su una maestosa quercia pluricentenaria, situata in un terreno in località Catafolle. La scarica elettrica è penetrata nell’interno del fusto, comunque sembrava che il fumo sprigionatosi fosse momentaneo. Invece, perdurando il propagarsi delle spire, il proprietario del podere ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto è arrivata una squadra dei pompieri dei distaccamento di Apiro, constatando che nel cavo del tronco la temperatura avrebbe raggiunto i valori dell’incendio, essendo stato intaccato il legno. Per effettuare il tempestivo raffreddamento all’interno del tronco sono stati nebulizzati 1.100 litri di acqua.