LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

Stretta sugli smartphone a scuola . All’Ite parte la "dieta digitale". Cassette porta cellulare nelle aule

La dirigente Gattari illustra il progetto che prende il via a fine mese: "I ragazzi devono restare concentrati e attenti alle lezioni". Incontri con esperti sui possibili rischi e regole più severe .

La dirigente Gattari illustra il progetto che prende il via a fine mese: "I ragazzi devono restare concentrati e attenti alle lezioni". Incontri con esperti sui possibili rischi e regole più severe .

La dirigente Gattari illustra il progetto che prende il via a fine mese: "I ragazzi devono restare concentrati e attenti alle lezioni". Incontri con esperti sui possibili rischi e regole più severe .

I social: una ‘trappola’ digitale per tutti quelli che ne abusano. Basta avere uno smartphone e la possibilità di dissociarsi dalla realtà, perdendosi in un mondo del tutto virtuale, è molto concreta. Anche a scuola, dove sempre più studenti hanno poca voglia di stare attenti in classe. Diversi anche all’Istituto tecnico economico (Ite) ‘Gentili’ di Macerata, tendenti più a guardare lo schermo del proprio cellulare piuttosto che ad ascoltare le lezioni del professore. Se il problema è frequente in tutto il Paese, nell’istituto maceratese si è deciso di fare basta, tanto che l’attuale dirigente scolastica Alessandra Gattari, in accordo con i professori, è pronta a lanciare un programma di attività "che punti alla disintossicazione dal cellulare". Il piano si chiama ‘Digital Detox’ (‘Dieta digitale’), vede come referente il professor Matteo Medori, ed era già stato pensato "alla fine dello scorso anno scolastico, quando abbiamo capito che sempre più studenti e studentesse non riuscivano a fare a meno del loro smartphone durante le lezioni, come se fosse una droga — esordisce la dirigente — Così possono anche svilupparsi dei disturbi cognitivi seri. Per questo ne ho parlato con i docenti e il 99% di loro è stato d’accordo nel dare il via a questo progetto dalle prossime settimane". Più probabilmente da fine ottobre "una volta che saranno stati votati i rappresentanti dei consiglii di classe e di istituto". Una ‘dieta digitale’ che è stata divisa in tre punti. Il primo riguarda le attività teoriche, con diverse lezioni di sensibilizzazione su tematiche che saranno discusse in classe o alle assemblee studentesche sia dai professori sia da parte del comunicatore sociale e istituzionale del Dipartimento di prevenzione dell’Asur Marche, Paolo Nanni. Non solo si parlerà di dipendenza tecnologica, ma anche "di argomenti come il cyberbullismo o il bullismo, il contrasto al gioco d’azzardo nel contesto dell’educazione finanziaria o la lotta alle mafie". Il secondo punto sarà di tipo logistico, l’unico in arrivo nel breve, nei prossimi 10 giorni.

"Faremo installare per tutte le 26 classi dell’istituto delle cassette porta-smartphone per ciascuno studente — aggiunge la dirigente scolastica — dove i dispositivi verranno obbligatoriamente posizionati all’interno, a meno che questi non servano durante la lezione solo su esplicita richiesta del docente al giovane". Come terzo e ultimo aspetto, infine, verranno inasprite le sanzioni all’interno del Regolamento di istituto vigente: "Al momento la sospensione per uno studente che usa il proprio cellulare in classe, senza consenso, scatta dopo tre note disciplinari — spiega la dirigente — A breve passeremo però a due e chi verrà sospeso lo sarà per un giorno, ma con l’obbligo di svolgere lavori socialmente utili per la scuola quando rimarrà lontano dalle lezioni".

Il piano in arrivo è necessario "perché negli ultimi tre anni scolastici, da quando dirigo, è aumentato il numero degli studenti con note a loro carico per l’uso dello smartphone", dice ancora Gattari. Insomma, la battaglia dell’Ite maceratese contro le dipendenze tecnologiche studentesche prosegue dopo essere già stata lanciata in passato, quando l’istituto aveva aderito a un primo progetto, di nome ‘Mister Sam e l’uso del digitale’, lanciato "dal Comune di Macerata e del Dipartimento di Prevenzione dell’Asur proprio sulla lotta contro questi fenomeni — conclude la dirigente — Oltre a questo, abbiamo intrapreso anche dei percorsi già avviati sul tema dalla Rete educazione digitale (Red)". La scuola "ci tiene a queste iniziative perché lo studente possa rimanere concentrato e attento alle lezioni, è troppo importante in un mondo dove i social e gli smartphone ci lasciano troppo distanti dalla realtà".