REDAZIONE MACERATA

"Strada buia, bici e pedoni a rischio"

La denuncia di un portorecanatese sul tratto finale della statale: mezzi senza luci impossibili da vedere

"Strada buia, bici e pedoni a rischio"

Un monopattino (foto d’archivio)

"Bisogna intervenire subito per illuminare la parte sud della statale 16, in particolare il tratto tra il semaforo di viale dei Pini e il ponte sul fiume Potenza a Porto Recanati, perché la strada è stretta e passano di notte svariate bici o persone col monopattino, senza dispositivi catarifrangenti né luci. Insomma, chi guida l’auto non li vede e si rischia l’investimento, se non la tragedia". È quanto denuncia un cittadino di 70 anni che vive nel quartiere Montarice, a Porto Recanati. E lo fa parlando a nome di tanti altri residenti della zona, che conoscono bene il problema. "Ogni sera, dalle 18 fino all’alba, passano lungo la statale molti extracomunitari in bici o sopra al monopattino elettrico – spiega il 70enne –. Ma il problema è che la metà di queste biciclette, così come tanti monopattini, non hanno nessun dispositivo con luci e catarifrangenti e quindi rimane davvero difficile vederli per strada. Come se non bastasse, il tratto che si trova tra il semaforo di viale dei Pini e il ponte sul fiume Potenza non ha alcun marciapiede e anzi la strada risulta davvero stretta, oltre a essere completamente al buio e senza pali della luce". Per tale motivo, il residente si dice preoccupato e chiede alle autorità di intervenire. "La prima cosa è di illuminare quella parte della statale, perché ogni notte quelle persone rischiano di essere falciate da auto o camion di passaggio – riprende il 70enne –. Inoltre bisognerebbe far svolgere dei controlli alle forze dell’ordine, soprattutto per richiamare chi non ha installato luci e catarifrangenti su bici o monopattini. Ugualmente c’è da intervenire nei pressi del Bivio Regina, in quanto pure lì tante persone a tarda ora passano in bici, a piedi o col monopattino nell’oscurità più totale. Anas, Comune e Provincia si muovano immediatamente per evitare spiacevoli conseguenze".

Giorgio Giannaccini