REDAZIONE MACERATA

Stop al Superbonus anche per i terremotati. “Promesse non mantenute”

Insorge la Cna dopo la decisione del governo: “Avrà gravi conseguenze sulla ricostruzione nelle Marche”. Il sindaco di Arquata: “Chiediamo un ripensamento da parte del Governo”

Macerata, 27 marzo 2024 – Revocate le residue fattispecie per le quali risultava ancora vigente parte di Superbonus edilizio, nelle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, nell'area del Centro Italia colpita dal terremoto del 2016. Lo fa sapere la Cna di Macerata, che “esprime forte disappunto nei confronti del decreto di ieri del governo”.

Danni del terremoto a Camerino
Danni del terremoto a Camerino

Il presidente Cna Macerata Maurizio Tritarelli si dice sorpreso: "I decisori politici, ad ogni livello, ci avevano sempre rassicurato che il cratere sismico sarebbe stato tutelato. Questo provvedimento ha eliminato, invece, le residue fattispecie che consentivano l'utilizzo delle opzioni di cessione del credito e dello sconto in fattura al posto delle detrazioni fiscali. Ciò avrà gravi conseguenze per la ricostruzione post-sisma, per le imprese del comparto edile e per l'intera comunità del centro Italia colpita dal sisma del 2016".

Molti cantieri e progetti di ricostruzione si basavano su queste agevolazioni: "Sebbene queste eccezioni fossero assai minimali, il governo ha valutato un impatto eccessivo sui conti pubblici decidendone il taglio. Tanti gli operatori che oggi sono in ansia, cercando di capire come questo intervento influenzerà i lavori in corso, quelli futuri e come saranno tutelati i contratti già firmati. Ci troviamo di fronte ad una situazione di totale incertezza".

La Cna Macerata rimane in attesa di ulteriori dettagli sulla formulazione definitiva del decreto e sarà pronta a difendere gli interessi delle imprese del territorio.

Il sindaco di Arquata: “Chiediamo un ripensamento da parte del Governo”

"Il commissario alla Ricostruzione senatore Guido Castelli questa mattina ci ha comunicato la scelta del Governo di porre fine a tutte le agevolazioni del superbonus – le parole del sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi –  aggiungendo che si sta già confrontando con il Mef e l'esecutivo per trovare una soluzione. Da sindaco di uno dei Comuni più colpiti del cratere, dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni”.

“Bisogna considerare – ha aggiunto il primo cittadino – che i Comuni più colpiti, come Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno dei bonus a causa della devastazione del sisma, avendo tutt'oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette. Per questi – spiega – motivi chiediamo un ripensamento da parte del Governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i Comuni più colpiti, indicati nel 'Testo unico della ricostruzione privatà e in particolare nell'allegato 7 dell'Ordinanza 130”.