Macerata, 13 marzo 2019 - Va a fare un giro sui Sibillini per fare qualche scatto sulla neve e si trova intorno otto lupi (FOTO). Lo guardano con curiosità, senza un atteggiamento aggressivo, fiutando che hanno davanti un essere umano da non temere. Restano lì per diversi secondi e poi se ne vanno. A testimoniare quest’avventura è lo stesso protagonista, il 32enne Stefano Ciocchetti di Cessapalombo, informatico specializzato in fotografia dei beni culturali, appassionato di fotografia naturalistica.
L’esperienza da lui vissuta è diventata un racconto, «Dentro una nevicata», pubblicato da Giaconi Editore e scritto assieme alla zooantropologa ed esperta di comportamento animale Margherita Buresta, il cui aiuto è stato prezioso. Verrà presentato venerdì alle 22 al Giardino delle Farfalle, a Montalto di Cessapalombo, luogo magico d’incontri, in cui è nata l’idea del libro.
Risale al 2 gennaio l’episodio Ciocchetti, che gestisce anche la pagina Facebook «L’occhio nascosto dei Sibillini» (in cui sono pubblicate immagini e video della fototrappola installata nel bosco). Un’immagine di quel giorno è stata anche scelta dal National Geographic.
«Il mio intento è sensibilizzare sul tema – esordisce -. I lupi sono animali intelligenti, abitano ormai in un ambiente antropizzato ed è possibile la convivenza con l’uomo. Anche perché dopo il sisma, con lo spopolamento dei borghi e delle campagne, la natura si sta riprendendo sempre più i propri spazi; di conseguenza, è normale che gli animali tendano ad avvicinarsi». Il suo discorso va al di là dei danni agli allevamenti, dai quali ci si può proteggere con i recinti elettrificati e i cani da guardiania.
Il fotografo professionista quel giorno era uscito da solo per fare qualche scatto. In un primo momento, con il binocolo, aveva visto tre lupi accovacciati sulla neve, a cui se ne erano aggiunti altri cinque. E avevano iniziato a giocare sulla neve e a rincorrersi tra loro. Ciocchetti ha frequentato corsi di «animal tracking» (per riconoscere le tracce degli animali) e da anni si confronta con zoologi. Per cui sapeva come avvicinarsi. Pensava però di non essere stato visto, quando un giovane lupo è corso al trotto verso di lui.
«Allora mi sono alzato in piedi – dice -. Mi tremavano le mani, avevo il cuore a mille e, davanti, un’occasione unica». I lupi che finora aveva visto dalla fototrappola, erano intorno a lui. «Il lupo ha rallentato – conclude -. Era a 20 metri da me. Non si è fermato né è fuggito. Non era impaurito e nemmeno gli altri».