Accusato di stalking nei confronti della giovane ex collega di lavoro, è stato assolto un 32enne. I fatti risalivano all’arco di tempo che va da gennaio fino a metà maggio di quest’anno, in un Comune dell’entroterra maceratese. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe reiterato condotte persecutorie nei confronti della giovane, per un periodo sua collega. Il 2 gennaio scorso, dopo un periodo di tranquillità, la ragazza aveva ricevuto sul telefono una chiamata da numero anonimo. Dall’altra parte sarebbe stato il 32enne. La giovane donna, spaventata, aveva passato il telefono al suo compagno, che gli aveva detto di smettere di cercare la sua fidanzata. Soltanto più tardi, a marzo, il 32enne l’avrebbe chiamata di nuovo, chiedendole un incontro. Sui suoi profili social, l’uomo avrebbe postato una foto in cui si ritraeva con la frase tatuata sul collo "adesso e per sempre", in arabo, con il nome della ragazza. Avrebbe anche copiato foto e video di lei postandole sulla sua pagina Facebook, con annesse frasi come "o mi ami o mi ammazzi". L’uomo, difeso dall’avvocato Luca Pascucci (nella foto), aveva chiesto di fare il processo con il rito abbreviato. E ieri il giudice Giovanni Manzoni lo ha assolto "perché il fatto non costituisce reato".
CronacaStalking alla ex collega di lavoro. Il giudice assolve un 32enne