In consiglio comunale con scarpe rosse ai piedi Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi. Con l’eco della tragedia di Giulia Cecchettin, le esponenti di Siamo Civitanova si sono presentate indossando il simbolo della lotta alla violenza contro le donne alla seduta di ieri pomeriggio e poi hanno abbandonato l’aula per protesta quando la maggioranza di centro destra ha deciso la contrazione dei tempi di discussione delle 50 osservazioni sulla variante Ceccotti. "Ci volete tappare la bocca", ha detto Squadroni. Contrarie anche le opposizioni mentre il segretario generale Sergio Morosi ha messo tutti in guardia dal fatto che "protrarre i tempi significa esporre il Comune al rischio di cause legali, una delle quali lo ha già visto soccombente". In consiglio la maggioranza ha schivato il rischio di far saltare la seduta. Alla conta chiesta dalle opposizioni sugli scanni della maggioranza c’erano 12 consiglieri, numero minimo per poter proseguire la seduta, nonostante le assenze dei due leghisti Giorgio Pollastrelli e Fabiola Polverini. Il consiglio si è aperto con la discussione delle interrogazioni sull’acquisto con fondi regionali assegnati al Comune di una gru a servizio dei cantieri navali (Letizia Murri di Ascoltiamo la città) e sull’aumento delle rette della casa di riposo Villa Letizia gestita dal Paolo Ricci (Francesco Micucci, Pd). La Murri, che parla apertamente "di violazione delle regole di mercato" ha chiesto "dove sia l’interesse pubblico nell’acquisto di una gru usata dai cantieri" e l’assessore Francesco Caldaroni ha ribattuto che "se il Comune aiuta una categoria di quel supporto beneficia l’intera città". Indefinito ancora il costo della gru e nemmeno sono stati acquisiti ancora tutti i pareri tecnici necessari. Su Villa Letizia botta e risposta tra Micucci e il sindaco Fabrizio Ciarapica. La giunta ha deliberato l’aumento delle rette da 1.322 a 1.452 euro al mese. La decisione è stata giustificata dal sindaco "con la necessità di fare fronte ai rincari subiti per l’aumento del costo dell’energie, per le ripercussioni dei costi sopportati dal Paolo Ricci durante l’emergenza Covid e va chiarito che il Comune non può intervenire per ripianare il bilancio del Paolo Ricci ne’ può farlo utilizzando gli utili di altre aziende comunali". Per Micucci "scelta incomprensibile anche perché gli ultimi bilanci del Paolo Ricci non risultano in perdita e i costi dell’energia sono aumentati pure per le famiglie".
Lorena Cellini