LORENA CELLINI
Cronaca

"Sproloquio sul disagio: l’assessore si dimetta"

Scoppia la polemica dopo l’approdo in aula consiliare della relazione che ha indagato le cause del disagio giovanile. La relazione...

Scoppia la polemica dopo l’approdo in aula consiliare della relazione che ha indagato le cause del disagio giovanile. La relazione...

Scoppia la polemica dopo l’approdo in aula consiliare della relazione che ha indagato le cause del disagio giovanile. La relazione...

Scoppia la polemica dopo l’approdo in aula consiliare della relazione che ha indagato le cause del disagio giovanile. La relazione è il frutto del lavoro del tavolo tecnico coordinato da Andrea Foglia "la cui collaborazione con la giunta è compromessa. L’analisi, centrata sulle cause ambientali e sociali del disagio, è stata ignorata dal centro destra" attacca Riccardo Ballatori, coordinatore regionale dei Giovani Comunisti. "Superficiali gli interventi degli assessori Barbara Capponi e Ermanno Carassai e vergognoso quello dell’assessore con la delega alle politiche giovanili Francesco Caldaroni (nella foto) che confonde il consiglio comunale con il bar e riduce il disagio giovanile a tossicodipendenza e separazioni familiari, attribuendo la soluzione esclusivamente a una rigida educazione impartita dalla famiglia, composta, non sia mai, da un padre e una madre".

I Giovani Comunisti ne hanno anche per il sindaco Fabrizio Ciarapica "che quando si parla di giovani nemmeno si presenta in aula".

"Siamo aperti – dice ancora Ballatori – a un incontro pubblico con le componenti giovanili del tavolo, per collaborare e portare le nostre proposte, ma sappiamo già che questa non è la priorità della giunta e tanto meno dell’assessore Caldaroni, alla cui decenza rimettiamo la decisione di rassegnare le dimissioni, dopo lo sproloquio di cui si è reso protagonista".

Anche dai consiglieri comunali di opposizione arriva la bocciatura completa della maggioranza "protagonista di un comportamento vergognoso e arrogante. Dalla relazione è emerso un forte allarme riguardo al disagio giovanile e nessun consigliere della centro destra ne ha riconosciuto l’importanza. L’assessore Caldaroni ha definito alcune manifestazioni di disagio giovanile come “delinquenza giovanile“, una narrazione volgare, distorta e pericolosa che ha delegittimato il coordinatore del tavolo tecnico e il lavoro svolto da tutto il gruppo".

Quanto all’assessore ai servizi sociali Capponi "ha detto che il suo assessorato fa già tutto quello che serve, ma forse vive in un’altra città, così come il sindaco che non si è presentato in consiglio in questa occasione. Ci chiediamo se esista un minimo di consapevolezza della gravità del fenomeno del disorientamento giovanile. I dati sono chiari e chiedono un’azione nuova e coordinata".

Lorena Cellini