di Paola Pagnanelli
Trovato con 15 grammi di eroina addosso, è finito in manette un 43enne pakistano. Era già stato arrestato nel 2015 e condannato in via definitiva nel 2018, tuttavia aveva il reddito di cittadinanza. A fermare Adnan Aslam mercoledì nel tardo pomeriggio sono stati i carabinieri di Corridonia. I militari, che lo conoscono dato che l’uomo è stato già arrestato per spaccio ad aprile e a maggio del 2015, lo hanno riconosciuto mentre usciva con aria sospetta da un portone di via Cavour, intorno alle 20. Lo hanno sentito parlare al telefono in italiano e gli hanno intimato l’alt, ma l’uomo, quando ha visto la pattuglia, invece di fermarsi è scappato via di corsa. Si è innescato un inseguimento concitato. Subito il 43enne si è diretto verso la zona Cerqueto, dove abitano molti connazionali, ma visto che i carabinieri gli stavano sempre dietro arrivato in via Bartolazzi ha iniziato a disfarsi di alcune cose che aveva con sé, pacchettini presi da una tasca dei pantaloni e un bilancino.
La pattuglia è riuscita ben presto a fermare lui e a recuperare tutto quello che stava tentando di seminare. Sono stati sequestrati in questo modo 15 grammi di eroina, già divisi in 12 dosi nel cellophane, e 405 euro in banconote di piccolo taglio. E Aslam è finito in manette. Ieri mattina per lui si è tenuta l’udienza di convalida in tribunale, a Macerata, davanti al giudice Federico Simonelli. Difeso dall’avvocato Domenico Biasco, il pakistano si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Il giudice ha dunque convalidato l’arresto, in base a quanto riferito dai carabinieri della stazione di Corridonia che lo avevano effettuato, poi il processo per direttissima è stato rinviato al 7 ottobre. Fino a quel giorno, come chiesto dal pm, Aslam rimarrà agli arresti domiciliari.
La procura ha anche chiesto la revoca del reddito di cittadinanza. È emerso dagli atti infatti che il pakistano, padre di tre figli, stava percependo la misura di sostegno, misura a cui però non avrebbe diritto essendo stato già condannato in via definitiva per il reato di spaccio di eroina nel 2018, alla pena di due anni e tremila euro di multa. Il monitoraggio costante del territorio da parte dei carabinieri si conferma l’elemento cruciale per garantire la sicurezza di tutti.