Macerata, marijuana a scuola. Lo spacciatore ha 13 anni

Sorpreso dalla polizia con sette dosi già confezionate : erano destinate a ragazzini anche più piccoli di lui

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Macerata, 16 novembre 2019 - Marijuana alla scuola media. È quello che ha scoperto la polizia, controllando gli studenti. Un ragazzino di 13 anni è stato sorpreso prima di entrare in classe con alcuni grammi di sostanza, destinata, secondo i sospetti, ai suoi compagni di classe, anche più piccoli di lui. Il ragazzino aveva sette dosi e ciascuna era confezionata in involucri termosaldati, per questo motivo il 13enne è stato denunciato per spaccio di stupefacenti con l’aggravante di aver commesso il fatto in un istituto scolastico. La scoperta è stata fatta grazie ai servizi chiamati «Operazione Scuole Sicure» , un potenziamento della vigilanza nei pressi degli istituti cittadini che ha dato risultati incoraggianti a livello nazionale: dall’inizio dell’anno scolastico 2018 fino al 30 giugno 2019 sono stati sequestrati 14,7 chili di droga, sono stati fatti 31 arresti e 45 denunce all’autorità giudiziaria, e sono stati accertati 855 reati e violazioni amministrative. Il progetto ha interessato tutti gli istituti scolastici di 11 regioni ed ha coinvolto di più di 26 mila unità di personale. «Non possiamo tollerare in alcun modo che circoli droga tra libri e quaderni – ha detto il questore di Macerata Antonio Pignataro -, i controlli della polizia nelle scuole di Macerata aprono scenari inquietanti sul fronte dello sballo tra i giovanissimi». Il questore rilancia le parole del capo della Polizia Gabrielli: «Il male peggiore della nostra società è l’indifferenza delle nostre comunità che è la negazione dello spirito umano». «Non dobbiamo girarci dall’altra parte, occorre che facciamo tutti le scelte di campo che siamo chiamati a fare altrimenti in quel momento in quella scelta di indifferenza, in quel voltarsi dall’altra parte una parte di noi muore e muore tutta la società». Il questore sollecita in primis una mobilitazione delle famiglie. Per quanto riguarda la polizia, l’attività di contrasto allo spaccio è incessante, condotta dagli agenti della Squadra mobile diretta dal commissario capo Maria Raffaella Abbate e da personale di rinforzo in divisa con i cani antidroga. I controlli vengono effettuati nei pressi degli istituti scolastici: veri e propri pattugliamenti con l’impiego di poliziotti in divisa e in borghese, sia prima dell’orario d’ingresso che all’uscita degli alunni. Sul fronte della prevenzione, si organizzano incontri con gli studenti di tutte le classi considerando che l’età del consumo di droga si è notevolmente abbassata: si registrano infatti consumatori anche di soli 10 anni . La polizia dunque spiega ai giovani quali sono le conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti, sia sulla salute che sulla vita nel senso ampio del termine che ricomprende anche la libertà di movimento, di non poter più guidare uno scooter o una auto se ad esempo si viene trovati positivi alla cannabis, anche se era cosiddetta legale.