Un’ora di sosta gratuita in centro per agevolare lo shopping, ma in pochi lo sanno. Ha preso il via sabato scorso la modifica al pagamento dei parcometri, ma sulle colonnine non è stato affisso nessun avviso, ed è mancato anche un adeguato battage pubblicitario per far conoscere ai civitanovesi, e a chi arriva da fuori, la possibilità di parcheggiare in centro per un’ora e mezza pagando solo 50 centesimi. Varato il provvedimento, da parte dell’amministrazione nessun comunicato è stata emesso per ufficializzare la decisione di accontentare, in parte, le associazioni dei commercianti Viviamo Civitanova e Centriamo, che avevano in realtà chiesto un’ora gratuita, quindi senza l’obbligo di inserire monete. Proposta invisa al sindaco Ciarapica, che ha invece disposto che da sabato scorso, e fino al 18 gennaio, inserendo nelle colonnine 50 centesimi si potrà usufruire della mezz’ora secondo tariffa e del bonus di un’ora, aggiungendo poi la gratuità dei parcheggi nelle aree ex Anconetani e in via Speri. Iniziative che non sono state però accompagnate da un’azione pubblicitaria.
I commercianti hanno stampato brochure e volantini da distribuire ai clienti per informarli dell’agevolazione e hanno chiesto che la Civita.s – che gestisce i parcheggi nella zona blu – affiggesse sulle colonnine dei parcometri i cartelli per informare l’utenza di questa possibilità. Invece niente. Una scelta che ha generato critiche tra i commercianti, già delusi dal rigetto della loro proposta iniziale, e per niente soddisfatti di come l’amministrazione ha affrontato le problematiche in relazione alla necessità di rendere i parcheggi del centro più accessibili, per attirare un maggior numero di persone nel quadrilatero dello shopping. Tutti nodi che arriveranno al pettine dopo le festività natalizie, quando si tratterà di tirare le somme degli incassi e di pesare l’impegno delle parti per rilanciare un commercio che, passato il Natale e i saldi di gennaio, dovrà guardarsi allo specchio e affrontare il problema di una crisi che dura da tempo, e che vede sempre più negozi abbassare le serrande.
Lorena Cellini