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"Sorelle trovate morte, l’assistente sociale non decide per gli altri"

RECANATI La vicenda delle due sorelle Stortini trovate morte, a distanza circa di 10 mesi, nella loro abitazione che dista a...

"Sorelle trovate morte, l’assistente sociale non decide per gli altri"

La vicenda delle due sorelle Stortini trovate morte, a distanza circa di 10 mesi, nella loro abitazione che dista a 100 metri dal palazzo Comunale, ha posto il problema del ruolo che viene svolto dai servizi sociali. L’amministrazione e in particolar modo l’assessore Paola Nicolini hanno ritenuto di chiarire con una lunga nota l’attività svolta dall’ufficio e le reali possibilità d’intervento in assenza di una esplicita richiesta d’aiuto. "Quale che sia il percorso di supporto, l’obiettivo del lavoro dell’assistente sociale non è e non può essere in alcun modo sostituirsi o prendere decisioni per altri – spiegano –, bensì quello di potenziare le capacità della persona affinché si autodetermini e sia in grado di conquistare consapevolezza di sé, controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale, ponendo l’attenzione sui propri punti di forza e facendo leva su di essi per poter superare le sfide che la vita pone". In sintesi se si viene a conoscenza di una particolare situazione di disagio, la decisione come, eventualmente, intervenire spetta all’autorità competente in stretta collaborazione con una fitta rete di professionisti, operatori e volontari presenti nel territorio. Altrettanto numerosa è la rete dei servizi con cui il personale collabora che va dai professionisti in campo sanitario ed istituzionale alle forze dell’ordine, le parrocchie, le diverse associazioni di volontariato, la Protezione civile e la cittadinanza attiva. "Il lavoro di diffusione di una corretta informazione, con il fine di abbattere barriere di carattere del tutto culturale – conclude l’Amministrazion –, è un utile strumento per superare almeno alcuni di questi ostacoli e agevolare l’emersione dei fenomeni quando ancora è possibile intervenire".

Antonio Tubaldi