Macerata, 9 settembre 2023 – Spariscono i soldi dal conto: prima solo 1,95 euro, poi, a cinque giorni di distanza, 35,40 euro. È capitato a una donna maceratese, 38 anni, che l’altra sera si è resa conto di addebiti a una strana sigla, simile al nome di un sito: openafec.com limassol, con la dicitura: "Pagamento effettuato su Pos estero".
La prima operazione il 2 settembre (probabilmente per testare se ‘il colpo’ sarebbe andato a buon fine), la seconda, più corposa, il 7 settembre. Da qui la corsa in banca, ieri mattina, per bloccare tutto: si tratterebbe di un caso di clonazione della carta.
Vale a dire che durante un pagamento, un prelievo o qualsiasi altro tipo di operazione, un malintenzionato si appropria dei nostri dati sensibili (Pin o codice di sicurezza). Probabile che in questo caso la clonazione sia dipesa da un accesso a un sito, che era all’apparenza di una nota azienda, affidabile, e con tanto di grafica adeguata. Una volta immessi i dati sul sito che sembra affidabile, i pirati si impossessano di quelle informazioni e le usano a proprio piacimento.
È il cosiddetto e-skimming, tecnica con cui i nostri dati vengono rubati, poi i pirati possono riutilizzarli per acquisti o rivenderli sul Dark Web. La 38enne è subito andata allo sportello di banca Intesa San Paolo, dove ha il conto: la carta (la tessera fisica) è stata distrutta ed è stata avviata la procedura per farne una nuova. Poi, la donna è andata a fare denuncia ai carabinieri.
"Sono problemi che possono verificarsi quando si acquista su siti che non sono particolarmente affidabili – spiega il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri –. Ci sono richiesti diversi passaggi e basta un operatore disonesto nella catena perché si incappi nella truffa. Bisogna sempre fare molta attenzione e cercare di preferire siti sicuri per effettuare acquisti. Però è chiaro che sul web un minimo rischio c’è sempre. È utile quindi dotarsi di una carta prepagata, in modo che se qualcuno ne approfitta non riesce comunque a prelevare oltre una certa cifra. Possibilmente la prepagata va tenuta sempre vuota e va caricata con la somma necessaria all’acquisto subito prima di procedere".
Da tenere a mente che "bisogna sempre diffidare delle mega offerte. Quando ci troviamo davanti affari eccezionalmente vantaggiosi, c’è sicuramente qualcosa che non va. Nessuno ci regala nulla. È successo spesso, ad esempio, che si vendeva il pellet su internet a un prezzo ridicolo, tanti ci sono cascati, ma in quei casi davanti a un prezzo super si deve attivare immediatamente il campanello d’allarme".
“Altro invito, controllare sempre le recensioni dei siti, a volte leggerle prima di effettuare operazioni può rivelarsi molto utile, se non determinante, per scampare alla truffa". Importantissimo comunque, prosegue il colonnello, "andare subito a fare la denuncia nel momento in cui ci si accorge di essere stati truffati, non solo per bloccare tutto immediatamente ma anche per recuperare le somme perdute quanto prima". Del resto, durante e dopo il periodo di pandemia si è diffusa in modo esponenziale l’abitudine di fare acquisti online.
“Abbiamo diverse denunce al mese di questo tipo – sottolinea il colonnello Candido –. I giovani magari sono più pratici con internet e si accorgono facilmente se c’è qualcosa che non va, invece tanti che non sono nativi digitali mostrano a volte un po’ più di ingenuità quando navigano in internet. In generale, però, ricordiamo che le truffe possono capitare a chiunque".
Altro consiglio del colonnello è candido è "controllare spesso il proprio estratto conto in modo che ci si accorge subito se qualcosa non va e si può intervenire tempestivamente".