PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Soldi in Serbia. Maxi evasione nel calzaturificio

Utilizzavano un’azienda controllata dove la fiscalità è più agevolata per delocalizzare le tasse .

Soldi in Serbia. Maxi evasione nel calzaturificio

Un’azienda controllata in Serbia, per delocalizzare le tasse. È quello che avrebbe fatto un calzaturificio civitanovese, sottraendo oltre 97 milioni di euro al fisco. Ma i controlli della Guardia di finanza hanno fatto emergere l’evasione fiscale internazionale. L’indagine è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Macerata, diretti dal colonnello Francesco Mirarchi. Gli accertamenti sono partiti analizzando le informazioni delle banche dati in uso al corpo, e con l’attività di intelligence sul territorio condotta a tutela del distretto produttivo calzaturiero e del Made in Italy.

Gli approfondimenti, sviluppati anche con l’ausilio di finanzieri con specializzazioni informatiche e qualificati in "computer forensics e data analysis", hanno permesso di individuare una società di capitali che produce scarpe. Questa aveva partecipazioni societarie in Serbia, un paese che ha una fiscalità più agevolata rispetto a quella italiana. Grazie agli elementi acquisiti in sede di accesso, con i successivi riscontri contabili e i controlli incrociati eseguiti dai fornitori della società balcanica, le Fiamme gialle hanno ritenuto che la società in Serbia non avesse una sua autonomia operativa, ma fosse di fatto diretta da quella civitanovese. A questa dunque sono stati attribuiti i risultati economici della ditta straniera degli ultimi anni, per oltre 97 milioni e 600mila euro. Infatti, le indagini condotte dai militari del Nucleo di Macerata hanno permesso di documentare come la gestione commerciale, amministrativa e finanziaria della società estera fosse, in realtà, condotta dal board amministrativo della società italiana, sua controllante, con conseguente riduzione dell’amministratore formale della società estera a mero esecutore delle disposizioni impartite dall’Italia. Il ricavato della società estera, dunque, deve essere denunciato al fisco italiano.

La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi è un obiettivo prioritario per la Guardia di finanza, per tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena osservanza delle leggi. L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico, perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce più deboli. Ora l’Agenzia delle entrate ricalcolerà le tasse dovute per il calzaturifico civitanovese, alla luce del ricavato della ditta in Serbia.