"Il sindaco Parcaroli ha dichiarato di non essere né favorevole né contrario al centro commerciale Simonetti? Ma è sempre stato d’accordo alla sua realizzazione, nel tempo abbiamo avvuto 7-10 riunioni con lui, con i suoi tecnici e assessori". L’imprenditore Alberto Simonetti ricorda alcuni passaggi dopo avere letto l’intervista del sindaco sul Carlino di ieri. "E poi – aggiunge – se non ci fosse stato questo accordo non saremmo andati avanti, sostenendo i costi per pagare i tecnici".
Simonetti, quando sono stati mossi i primi passi del progetto?
"Meschini era al primo mandato da sindaco, poi ci sono stati due mandati Carancini e ora Parcaroli. Ai tempi della precedente amministrazione abbiamo redatto un progetto con uno spazio destinato non solo al commercio, ma anche al sociale, per riunioni e presentare iniziative come il Macerata Opera Festival. Un centro commerciale di ultima generazione che aveva convinto il sindaco Carancini. Si pensi che con gli oneri si sarebbero realizzati una piazza vicino alla chiesa e un parco sportivo".
Quanto ammonta l’investimento per il centro commerciale? "Sui 70 milioni".
Di solito un imprenditore decide e poi fa, come è possibile che per così tanto tempo un progetto resti fermo sulla carta?
"Avevamo redatto un progetto che dopo il nuovo regolamento della Regione abbiamo stravolto per uno più bello. C’è da fare i conti con la burocrazia, poi c’è stato il Covid, tre anni per lo studio del traffico perché i tecnici della Provincia hanno chiesto di effettuarlo nel periodo in cui erano aperte scuole e fabbriche, due anni per lo studio ambientale. In questi casi un imprenditore sa quando parte senza sapere quando e se arriva".
E se lei non dovesse arrivare al traguardo?
"Potremmo sfruttare quel terreno di 8 ettari e mezzo per un parco fotovoltaico, ma potrei anche riprendere il vecchio progetto di un centro commerciale costituito da tanti capannoni".
Al consiglio comunale (annunciato da Parcaroli per questo mese), una possibilità è che il progetto sia bocciato.
"E perché? Per bocciarlo ci vogliono motivazioni valide. Vogliamo realizzare una struttura commerciale su un terreno a uso commerciale, abbiamo tutte le autorizzazioni, non è possibile dirci di no".
Magari, ed è una perplessità mostrata dal sindaco, ci sono già due centri commerciali vicini.
"Uno si trova a Corridonia i cui benefici vanno a quel Comune. Un vantaggio di questo è l’Imu che su 24mila metri quadrati è un mare di soldi, poi ci sono 350 persone al lavoro, avere alle porte della città un polo dove la gente troverebbe di tutto".