"Cominciano a essere un po’ troppo frequenti a Civitanova gli episodi di criminalità che coinvolgono giovani e giovanissimi. Il fenomeno si sta diffondendo". Sulla guerriglia che di notte, in corso Umberto I, ha coinvolto bande di ragazzi, interviene Paolo Marino Mercuri, consigliere comunale di maggioranza, con lunghi trascorsi nella polizia e presidente provinciale del sindacato Sap. "Alla sicurezza devono provvedere le autorità di polizia – premette – e non i sindaci, anche se essi hanno un ruolo di rilievo sotto l’aspetto collaborativo. Avendo avuto lunga esperienza come agente e nel sindacato di categoria, so benissimo che i soldati sono pochi, ma i risultati potrebbero essere migliori se si ridimensionasse, per esempio, la presenza negli uffici e si attivasse una maggiore attività sul campo. Fa male – aggiunge – ascoltare in un Tg nazionale il nome di Civitanova associato alle botte tra ragazzini e ragazzine di 16-17 anni che alle 4 di mattina se le danno di santa ragione e menano anche ai poliziotti. Né è meno grave che puntualmente, all’uscita dai locali, clienti ubriachi sfascino tutto e urlino. È vero che l’organico di polizia è passato negli ultimi anni da 17/18 agenti a quasi 40, ma i problemi sono decuplicati e la movida richiama in città giovani di mezza regione. Sono convinto si possa fare di più, ma non vedo strategie. La grande mobilitazione di agenti c’è solo in occasione delle partite di calcio, con poco rispetto per i veri problemi che stanno emergendo".
Cronaca"Sicurezza in città, servono strategie per interventi efficaci"