CHIARA MARINELLI
Cronaca

Show fuori dalla questura, calciatore denunciato. Nei guai anche l’amico che ha girato il video

Accusa di vilipendio per i due camerunensi del filmato di scherno contro la polizia e Salvini, con allusioni volgari alla figlia di Meloni. Il calciatore della Cluentina intercettato dopo una gita in Romagna.

Ibii Ngwang

Ibii Ngwang

Deride la polizia davanti alla questura di Macerata e si rivolge a Salvini e Meloni con frasi provocatorie e volgari, anche alludendo alla figlia della premier: denunciati per vilipendio delle istituzioni Ibii Ngwang, calciatore, oramai ex della Cluentina, di 27 anni, e un suo amico di 24 anni, autore del video, entrambi camerunensi. La mattina di Pasqua, a poche ore di distanza dalla diffusione del video choc, rilanciato da Matteo Salvini sulle sue pagine social, Facebook e Instagram, gli agenti della Digos della questura di Macerata sono risaliti agli autori del video, girato venerdì sera, davanti alla questura di Macerata, in piazza della Libertà. I due si erano avvicinati a un’auto della polizia parcheggiata davanti, proferendo frasi di scherno nei confronti della vettura e, quindi, nei confronti di ciò che questa rappresenta: "Salvini la vedi questa macchina? Io la vendo a cinquanta centesimi". Poi il calciatore 27enne, con cappello e occhiali da sole, si rivolgeva alla premier Meloni e a Salvini, dicendo di "bere e mangiare gratis e di non pagare l’affitto" nonché una serie di volgarità all’indirizzo delle "ragazze italiane", con una allusione pure alla figlia della premier.

Il giorno dopo, il video era stato rilanciato pure da Salvini e il giorno di Pasqua era stato oggetto di numerose condivisioni e centinaia e centinaia di commenti online. Subito, la mattina di Pasqua, avevano preso il via le indagini condotte dagli agenti della Digos della questura di Macerata, che hanno permesso di risalire immediatamente al soggetto ripreso nel video. Questo è stato possibile grazie ai programmi di riconoscimento facciale in dotazione alla polizia scientifica che, nonostante il soggetto ripreso avesse in testa un cappello e un cappuccio e indossasse occhiali da sole, hanno restituito un risultato di rispondenza vicino all’80%. Il fatto che il giovane immortalato nel video fosse residente proprio a Macerata, e non in un’altra parte d’Italia, ha fatto subito indirizzare le indagini nella giusta direzione. Acquisiti gli ultimi indirizzi conosciuti, gli agenti della Digos, con la collaborazione degli uomini della squadra mobile e della squadra Volanti, alle 13.30 di domenica, si sono recati nelle due abitazioni dove si presumeva che si trovasse il ragazzo, per procedere all’identificazione. Il controllo che è andato avanti per tutto il giorno non ha però sortito effetto: il giovane, infatti, il giorno di Pasqua non si trovava a Macerata ma, come si è appreso più tardi, aveva deciso di trascorrere la giornata di festa in una località della riviera romagnola. Al suo rientro in città, a Pasquetta, è stato fermato dagli uomini della Digos, che lo stavano aspettando. Nella circostanza è stato identificato anche l’autore del video. Ngwang e l’amico sono in regola con le norme sul soggiorno: il primo è titolare di un permesso di lungo soggiorno e il secondo di un permesso a seguito di richiesta di asilo. Entrambi sono stati denunciati per vilipendio in concorso. Sequestrati gli indumenti e i cellulari, in collaborazione con la polizia postale e della sicurezza cibernetica, che procederanno per le indagini di loro competenza.