"Sesta partecipazione, l’emozione è la stessa"

Giorgio Farroni, veterano della Nazionale italiana di paraciclismo, affronta la sua sesta Paralimpiade a Parigi 2024 con determinazione e esperienza, puntando a ottenere ottimi risultati sia nella cronometro che nella prova in linea.

"Sesta partecipazione, l’emozione è la stessa"

Il ciclista Giorgio Farroni, 47 anni

"Lo sport mi ha sempre insegnato a vivere e a reagire alle situazioni", dice Giorgio Farroni che, nato con una distonia emiplegica alla parte destra del corpo, è uno dei veterani della Nazionale italiana di paraciclismo. Parigi 2024 è la sua sesta Paralimpiade. "Ho lavorato tanto per ottenere questo risultato – spiega l’atleta, medaglia d’argento a Tokyo 2020 – e il lavoro, alla fine, ha dato i frutti sperati". Giorgio abita nel fabrianese, ma ha forti legami affettivi con San Severino: la mamma Clelia Rumachella è settempedana e il papà Carlo (deceduto nel dicembre 2022) giocò a lungo con la Settempeda. Lui, oltre a essere pluricampione italiano e campione del mondo, ha vinto un altro argento a Londra 2012 e un bronzo a Pechino 2008. Giorgio Farroni, 47 anni, sarà in gara sia nella cronometro (4 settembre), sia nella prova in linea (7 settembre). In passato ha corso anche per la società Anthropos di Civitanova, ora a livello di club è un portacolori della "Natura e Sport" di Roma. "Con la Nazionale abbiamo fatto due settimane di preparazione in montagna – racconta – e adesso continuiamo gli allenamenti individualmente. Sto bene e, come sempre, punterò al massimo risultato. Affronto questa Olimpiade con una certa maturità e con maggiore esperienza, anche se sono emozionato come fosse la prima volta. Nella cronometro sono più quotato (è vicecampione olimpico in carica; ndr), ma a me piace molto la prova in linea perché lì servono più fantasia e ‘mestiere’. Correremo su un circuito tutt’altro che pianeggiante, molto ‘nervoso’, con continui saliscendi e quindi non sarà facile, ce la giocheremo".

Mauro Grespini