In occasione della settimana mondiale dell’allattamento, gli specialisti dei consultori dell’Ast di Macerata, insieme al personale ostetrico, hanno organizzato tre incontri rivolti alle future mamme e ai loro familiari per evidenziare l’importanza dell’allattamento materno, ma anche per dare indicazioni sulla possibilità di conciliare l’allattamento con il lavoro delle madri. Il percorso è iniziato mercoledì, nel consultorio di San Severino; ieri il secondo incontro a Macerata, domani mattina il terzo a Civitanova.
"L’allattamento materno è un momento di grande importanza per la salute della madre e del neonato, perché non solo fornisce nutrimento ottimale al bambino, ma crea anche un legame speciale tra madre e figlio", afferma Stefano Cecchi, presidente del Comitato percorso-nascita dell’Ast di Macerata, medico ginecologo promotore dell’iniziativa. "L’occasione di questi incontri – prosegue Cecchi - è un segnale dell’accoglienza e della competenza che le ostetriche offrono costantemente a donne, bambini e famiglie". Un percorso in cui, da circa un anno, si è inserito il progetto "Osteopatia in consultorio", voluto dalla ex direttrice Daniela Corsi, sulla base del fatto che nei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria il bisogno più grande è quello di aiutare i piccoli nati nella fase di allattamento. Un compito è già svolto dalle ostetriche e dalle infermiere della pediatria, ma questo non basta poiché in quelle circostanze di particolari difficoltà due giorni di ricovero non sono sufficienti. "Il percorso nascita - spiega l’Ast di Macerata - inizia nel consultorio con il corso di accompagnamento, in cui le neo mamme si preparano all’allattamento che proseguirà grazie al contributo delle ostetriche e delle infermiere; al momento del parto si affidano alle cure ospedaliere per tornare, una volta dimesse, nel consultorio dove sono attese con i loro neonati per essere aiutate a gestire bene le prime settimane di vita". Ed è in questa fase che si inserisce l’osteopata, che agisce in modo sinergico con l’ostetrica, il ginecologo e l’infermiere. "Abbiamo riconosciuto con enorme stupore quanto le parti in gioco siano entusiaste di questa collaborazione e di come l’intera organizzazione dell’azienda sanitaria si sia mossa per far sì che tutto ciò potesse trovare una giusta collocazione - sottolineano i protagonisti (ginecologi, ostetriche, infermieri e osteopati) -. Negli anni, l’osteopatia ha dimostrato sempre più di essere una terapia vincente, in particolare con i neonati. Numerose sono state le ricerche che ne hanno certificato la validità".
All’origine del progetto c’è la convenzione stipulata dalla Area Vasta 3 (ora Ast di Macerata) con l’Accademia italiana di osteopatia tradizionale Marche per attivare i progetti "osteopatia in neonatologia e in pediatria" e "osteopatia in ginecologia e ostetricia" nei reparti dell’ospedale di Macerata e Civitanova, avviati nel dicembre 2022 e, dal giugno scorso, estesi ai consultori.