LUCIA GENTILI
Cronaca

Scomparso nel nulla, trovato dopo una notte di ricerche

Sparito da Montegranaro, era su una panchina a Montecosaro

Ambulanza (foto di archivio)

Ambulanza (foto di archivio)

Montecosaro (Macerata), 2 aprile 2025 – È stato trovato questa mattina, intorno alle 8.30, su una panchina di Montecosaro, in stato confusionale, dopo una notte di ricerche. Un uomo di origini straniere che vive a Montegranaro (Fermo) aveva fatto perdere le sue tracce da ore ed era stata segnalata la scomparsa. Dopo l’allarme dei conoscenti, preoccupati perché non riuscivano a trovarlo, era scattata la macchina dei soccorsi e delle ricerche, coordinata dalla prefettura. Uno spiegamento di forze, tra vigili del fuoco, carabinieri e operatori sanitari del 118. Anche il sindaco di Montegranaro Endrio Ubaldi, non appena informato dell'accaduto, si è attivato rimando in contatto con i soccorritori e gli agenti della polizia locale. L’uomo è stato sottoposto alle prime cure; da chiarire le cause dell’allontanamento. Non solo storie a lieto fine, purtroppo. Sono passati dieci anni, ad esempio, dalla scomparsa di Luca Palombarini, il settempedano di cui non si hanno più notizie dal 6 marzo 2015. La famiglia, tramite il fratello Massimo, un mese fa è tornata a lanciare un appello: “Aiutateci a ritrovarlo”. L’uomo aveva 43 anni quando è sparito nel nulla. Uscì dall’abitazione che condivideva con i genitori e non vi fece più ritorno lasciando nella disperazione l’anziana mamma e suo padre, che nel frattempo è deceduto, il fratello e la sorella. Di professione camionista, Luca viveva in campagna, in località Cagnore. Da qui partirono le ricerche che interessarono la vasta zona intorno casa coinvolgendo carabinieri, squadre di vigili del fuoco, del Cai, della Polizia locale, volontari della Croce Rossa, della Protezione civile e dell’Associazione nazionale carabinieri insieme ai componenti di diverse squadre di cacciatori e un club di appassionati di fuoristrada. In casa vennero rinvenuti il cellulare, i suoi documenti, alcuni effetti personali. Il giorno dell’allontanamento Luca si sarebbe dovuto sottoporre a una terapia farmacologica. Ma per la famiglia questo non giustificherebbe quanto accaduto. I suoi cari, a dieci anni di distanza, sperano che si sia allontanato volontariamente e che non sia rimasto vittima di una tragedia o che si sia reso protagonista di un atto autolesionistico. I cani molecolari nei primi giorni della scomparsa seguirono una pista che portava a poche centinaia di metri da casa. Una pista che si fermò all’altezza di un incrocio. Possibile che Luca se ne andò e cercò un passaggio in auto in un punto poco distante dalla propria dimora? E da chi? Per quale ragione? Il fratello Massimo spera ancora oggi in una telefonata: “Mi piacerebbe tanto poter tornare a sentire la sua voce. Sapere che sta bene. Mi basterebbe questo”. Anche l’associazione Penelope Marche odv, un’organizzazione di volontariato a carattere regionale che riunisce familiari e amici di persone scomparse di cui non si hanno più notizia, continua ad occuparsi del suo caso. Le istituzioni hanno cercato di mostrare tutta la propria vicinanza alla famiglia sia all’epoca dei fatti che oggi. “Un fatto che dieci anni fa scosse e sconvolse la nostra comunità - spiega il sindaco di San Severino Rosa Piermattei –. Raccogliamo l’appello della sua famiglia e anche noi ci auguriamo che Luca, se può, si faccia sentire o che qualcuno dia notizie di lui”. All’epoca erano stati sparsi volantini in tutta la regione per Palombarini, che sembra svanito nel nulla da quel venerdì 6 marzo 2015.