LORENA CELLINI
Cronaca

Schiamazzi e atti vandalici: "Ennesima notte insonne"

Civitanova, residenti esasperati: abbiamo paura, dobbiamo difenderci da soli?

In campo anche la polizia locale

In campo anche la polizia locale

Ancora un sabato notte con il caos in centro a Civitanova. Bande si sono sfidate e hanno insultato la polizia, poi atti vandalici e schiamazzi che hanno condannato i residenti a un’altra notte insonne. Stavolta la mala movida ha superato il perimetro della ‘zona Donoma’ e ha sconfinato fino alla stazione ferroviaria, in corso Umberto e corso Dalmazia. Galeotto anche lo show, al Donoma, del trapper Simba La Rue, calamita per una gran folla di giovani che si sono riversati nella discoteca e nelle vie del centro. Atti di teppismo e schiamazzi per tutta la notte, nonostante una vasta area fosse stata blindata dalle forze dell’ordine che hanno però dovuto fronteggiare momenti difficili, quando gruppi di giovani divisi in bande erano intenzionati a scontrarsi. "Dopo tredici anni di proteste – raccontano i residenti – non è cambiato niente. Anzi, le cose sono peggiorate. Questa notte (ieri ndr) sotto le nostre case si muovevano in bande. È stato un disastro, con urla, atti vandalici, violenza gratuita. Temiamo per la nostra incolumità e abbiamo paura perché c’è tanta gentaccia in mezzo ai giovani che cercano il divertimento sano. Sono personaggi poco governabili e anche con il dispiegamento messo in campo questa volta dalle forze dell’ordine non era facile tenere sotto controllo il territorio, con migliaia di giovani in giro". E allora la provocazione: "Abbiamo paura a uscire di casa, a rientrare la sera se facciamo tardi, rischiamo la nostra incolumità. Vogliamo un incontro con il questore e con il prefetto: non per riferire di episodi che sono sempre gli stessi, ma per chiedere la possibilità di difenderci, di ottenere il porto d’armi, perché sotto le nostre case ci sono ubriachi, drogati, spacciatori e soggetti violenti". Tanto è il timore, anche di subire rappresaglie, che pure per esternare le proteste tutti i residenti chiedono l’anonimato.