San Severino piange fra’ Edoardo

Il cistercense Ricevuti, parroco di San Lorenzo in Doliolo, è morto il giorno di Natale. Domani il funerale

San Severino piange fra’ Edoardo

San Severino piange fra’ Edoardo

Nel giorno di Natale fra’ Edoardo Ricevuti, monaco cistercense, "è rinato per la vita eterna", come recita il manifesto funebre che ne annuncia l’avvenuto decesso all’Hospice di San Severino dove, malato da tempo, era stato ricoverato per le ultime cure. Aveva compiuto 72 anni lo scorso 5 dicembre. Don Edo – così era chiamato da tutti – era parroco di San Lorenzo in Doliolo, la basilica del centro settempedano in cui sono conservati affreschi dei fratelli Salimbeni e in cui si trova custodita (dal terremoto del 2016 che ha fatto chiudere il Duomo antico del Castello) anche l’urna di San Severino vescovo. Finché le forze glielo hanno permesso, don Edoardo ha svolto con generosità il suo servizio sacerdotale, lasciando ora un grande vuoto nella propria comunità. Era brillante, simpatico, capace. In passato era stato anche cappellano dell’ospedale "Bartolomeo Eustachio", tant’è che la camera ardente è stata allestita proprio nei locali della struttura sanitaria di San Severino, dove ieri pomeriggio i suoi parrocchiani hanno recitato il rosario per lui e oggi, alle 18, il momento di preghiera si ripeterà sotto la guida dei sacerdoti della città. I funerali, invece, saranno celebrati alle 14.30 di domani, ovviamente nella chiesa di San Lorenzo in Doliolo. Le offerte che saranno raccolte durante le esequie saranno destinate alla sua parrocchia. In questi anni don Edoardo ha seguito il corso per fidanzati con l’equipe del Consultorio familiare "Il Prisma", ha sostenuto la pastorale familiare e, fino all’ultimo, ha seguito la preparazione dei genitori per il sacramento del battesimo. Infine, per un periodo di tempo, fu anche un importante punto di riferimento per il settimanale diocesano "L’Appennino camerte", affiancando mons. Quinto Domizi nella gestione delle pagine de "La Voce settempedana", dedicate alle notizie di San Severino.

Mauro Grespini