REDAZIONE MACERATA

Saltamartini assicura: "Anche Macerata avrà la chirurgia robotica"

L’ospedale ha i numeri delle prestazioni sufficienti per avviare il sistema. L’assessore regionale: "Trasferite alle Ast le risorse necessarie".

Saltamartini assicura: "Anche Macerata avrà la chirurgia robotica"

Saltamartini assicura: "Anche Macerata avrà la chirurgia robotica"

"Anche l’Ast di Macerata avrà il sistema di chirurgia robotica Da Vinci". Parola dell’assessore regionale Filippo Saltamartini (nella foto Calavita) che ieri ha evidenziato come questa strumentazione, già disponibile a Pesaro e Ancona, e in fase di acquisizione a Fermo, sarà in dotazione anche al nostro ospedale. Un annuncio importante, viste le polemiche che si sono sviluppate nelle ultime settimane quando, dopo che l’Ast di Fermo ha avviato le procedure per acquisire a noleggio il sistema Da Vinci, per 6 anni, al prezzo di circa 500mila euro l’anno (eccetto il primo, gratuito, perché la macchina viene ceduta in comodato), gli unici ospedali a restare senza questa avanzata tecnologia per la chirurgia mininvasiva erano quelli di Macerata e Ascoli Piceno. Romano Carancini, consigliere regionale del Pd, aveva parlato di "disuguaglianza sanitaria nei confronti dei cittadini di un pezzo delle Marche, una umiliazione per tanti e bravi professionisti che lavorano nelle strutture di Macerata e Ascoli Piceno che con quella tecnologia migliorerebbero in maniera straordinaria i risultati sanitari per i pazienti sottoposti a intervento chirurgico". Va precisato che, tenendo conto dei costi - ma non solo -, è preliminare che ci siano numeri sufficienti delle prestazioni da fornire per avviare l’uso di questo sistema. Osservando i dati che la Regione trasmette al ministero della Salute sugli interventi di classe A, quelli che devono essere fatti entro 30 giorni, quindi relativi a gravi patologie (per lo più oncologiche), ci si accorge che l’ospedale di Macerata i numeri li ha, in particolare l’Ostetricia-Ginecologia e la Chirurgia. Nel 2023, ad esempio, gli interventi di classe A per tumore maligno all’utero sono stati 71, il valore più alto delle Marche. Il secondo è l’ospedale di Pesaro con 40, poi San Benedetto con 15, il Salesi con 13, Ascoli Piceno con 12. Sono stati 352, invece, quelli riferiti al tumore maligno alla mammella, il numero più alto della regione dopo Fano (471), mentre quelli per tumore maligno al colon sono stati 86, il terzo valore più alto delle Marche dopo l’ospedale di Ancona (116) e Pesaro (92). Dotarsi della chirurgia robotica può davvero fare la differenza in termini di ulteriore miglioramento della qualità delle prestazioni e riduzione dei tempi di attesa. Spiega l’assessore Saltamartini: "La procedura per dotare tutte le ex cinque Aree Vaste di un sistema di chirurgia robotica era già stata avviata dalla direttrice dell’Asur (sciolta a fine 2022), Nadia Storti. Poi, dal primo gennaio dello scorso anno, sono nate le Ast (Aziende sanitarie territoriali), ognuna delle quali decide in autonomia. Noi, accertati i numeri delle prestazioni, abbiamo definito un indirizzo univoco per la chirurgia robotica, di cui devono essere dotati anche gli ospedali di Macerata e Ascoli. E abbiamo anche trasferito alle Aziende sanitarie territoriali le risorse necessarie. Ora tocca a loro. A quanto mi risulta si sono già attivate per raggiungere l’obiettivo".

Franco Veroli