REDAZIONE MACERATA

«Cementificio Sacci, nessun inquinamento»

Castelraimondo: i risultati dell’indagine ambientale sulle emissioni

La presentazione dei risultati (foto Calavita)

La presentazione dei risultati (foto Calavita)

Castelraimondo (Macerata), 13 marzo 2016 – Nelle indagini ambientali condotte dall’Arpam «non è stata registrata alcuna criticità imputabile alle emissioni dello stabilimento della ditta Sacci». Sono questi, in estrema sintesi, i risultati delle analisi ambientali condotte dal luglio 2014 al febbraio 2015 sulle aree potenzialmente interessate dalla ricaduta di inquinanti emessi dal cementificio Sacci di Castelraimondo. Gli esiti dell’indagine sono stati presentati ieri mattina in una conferenza stampa che si è svolta in Provincia. Presenti, oltre al presidente Antonio Pettinari, i sindaci dei comuni di Castelraimondo, San Severino e Gagliole e il direttore tecnico dell’Arpa Marche Gianni Corvatta. Quest’ultimo ha illustrato le modalità e i risultati della campagna di monitoraggio, giudicate estremamente positive. «Le indagini si sono protratte per otto mesi – ha spiegato Corvatta – durante i quali l’attività del cementificio più volte è stata sospesa. Questo ci ha permesso di monitorare quindi sia nei periodi di attività che di fermo impianto, e i dati rilevati in entrambe le condizioni sono dello stesso ordine di grandezza. Abbiamo analizzato sia la qualità del suolo, attraverso 29 punti di indagine ubicati tenendo conto della morfologia delle aree oggetto di studio, sia lo stato di qualità dell’aria nelle aree potenzialmente interessate alla ricaduta delle emissioni provenienti dallo stabilimento, con l’installazione di due postazione, una vicino ad una scuola di Gagliole ed un posta all’ingresso ovest di San Severino. Per entrambi i monitoraggi non abbiamo rilevato superamenti dei valori di concentrazione della soglia di contaminazione. Per quanto riguarda il livello delle polveri sottili, i valori riscontrati sono tipici di zone rurali, relativamente a Gagliole, e a bassa densità abitativa e industriale, per San Severino». Dell’indagine, costata complessivamente 60.000 euro si sono fatti carico i comuni di Castelraimondo (15mila euro), San Severino (14mila euro), Gagliole (1.000 euro), l’Unione Montana (20mila euro) e la Provincia (10mila euro). «Insieme ci siamo fatti carico dell’impegno economico – ha spiegato il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli – sicuri che sia stato un investimento a unico beneficio della popolazione e del futuro della nostra terra. I risultati estremamente positivi siano quindi un punto di partenza. Ci auguriamo adesso che l’attività produttiva dello stabilimento riparta, con tutte le garanzie per i nostri cittadini. Benessere, lavoro e salute sono i capisaldi verso cui si deve indirizzare la nostra attività amministrativa».