"Il Don Giovanni offre tantissimi spunti espressivi e ha una musica sublime". Alfredo Sorichetti, direttore artistico del festival e direttore d’orchestra di quest’opera, parla del capolavoro mozartiano che sarà rappresentato alle 21.15 di dopodomani al Rossini, l’appuntamento dà il via alla stagione lirica Civitanova all’opera. "Noi – aggiunge – abbiamo approfittato di quest’opera e del Nabucco (che sarà rappresentato il 25 gennaio) per affrontare il tema legato alla capacità o incapacità di socializzare. Abbiamo organizzato degli incontri nelle scuole sull’emergenza di essere empatici".
La risposta è stata positiva e contraddice l’idea che il belcanto possa essere lontano al mondo giovanile. "In effetti abbiamo riscontrato molto interesse dai ragazzi – sottolinea Sorichetti – per i quali erroneamente si potrebbe pensare che l’opera possa apparire ai loro occhi come un mondo lontano. Invece in 50 hanno acquistato i biglietti, a dimostrazione di quanto stia funzionando l’operazione". Il tema dell’empatia prende spunto dalle opere Don Giovanni e Nabucco. "Da sempre – spiega Sorichetti – l’opera è a servizio della società raccontando i suoi molteplici aspetti. Don Giovanni è un narcisista, le sue vittime credono a questo adulatore e sono dipendenti affettive. In Nabucco a un certo punto il pubblico ascolterà "Non son più re, son Dio" in cui si mostra la sua grandezza smisurata, la sua onnipotenza. Ecco, abbiamo preso spunto da queste riflessioni per sviluppare il tema sull’empatia". La regia del Don Giovanni è stata affidata a Mirco Michelon.
"Il regista – continua Sorichetti – ha dato un taglio interessante ambientando l’opera negli anni Ottanta, una scelta dettata anche da certe attitudini comportamentali e le ha portate a noi essendo di grande attualità. Nel cast vi figurano Mirco Palazzi (Don Giovanni); Gianpiero Ruggeri (Leporello), Paola Antonucci (Donna Anna), Clementina Regina (Donna Elvira); Gian Luca Pasolini (Don Ottavio) Jessica Ricci (Zerlina), Davide Batolucci (Masetto). Ci sarà poi il coro del Ventidio Basso diretto dal maestro Pasquale Veleno. Le scenografie sono di Sauro Maurizi, il costumista è Massimo Eleonori". Il prossimo appuntamento di "Civitanova all’Opera" è per il 30 dicembre con il concerto di fine anno; il 25 gennaio "Nabucco" e l’8 febbraio il concerto di San Valentino.