Ritorno sui banchi tra le polemiche: "Materiale alle scuole Agazzi e Medi"

La consigliera De Padova annuncia un ordine del giorno "per finanziare l’acquisto degli oggetti gettati"

Ritorno sui banchi tra le polemiche: "Materiale alle scuole Agazzi e Medi"

La consigliera De Padova torna sulla questione dei topi alla scuola dell’infanzia e primaria del comprensivo Fermi

"Come consigliera comunale proporrò un ordine del giorno per finanziare l’acquisto di tutto il materiale indiscriminatamente buttato alla scuola infanzia Agazzi e la richiesta ufficiale delle certificazioni per la riapertura della scuola". Sono le parole della consigliera Sabrina De Padova del gruppo misto. Non si placa la polemica intorno alle scuole Agazzi e Medi dopo che la riapertura è stata posticipata a seguito di necessari interventi di derattizzazione e pulizia per la presenza di topi. Da alcuni giorni gli studenti sono tornati sui banchi, ma il problema sembra tutt’altro che risolto.

"Mi duole constatare – spiega la consigliera – la mala gestione nonostante le ripetute segnalazioni della presenza di topi da parte del personale scolastico della scuola d’infanzia Agazzi e della primaria Medi, dell’istitituto comprensivo Fermi, pervenute al Comune. Il primo avvistamento di topi risale al mese di settembre 2023. Durante l’anno sono state inviate diverse mail ufficiali e l’ultima segnalazione si è avuta il 5 settembre data in cui le maestre, rientrate nel plesso dopo la pausa estiva, si sono rese conto che la situazione non era cambiata. Successivamente a questa data si è avuto l’intervento effettivo, tramite la ditta di derattizzazione da parte del Comune. Dopo la segnalazione la cooperativa Meridiana ha smistato in discarica indiscriminatamente tutto il materiale scolastico della scuola d’infanzia Agazzi, tra cui materiale didattico, computer, casse bluetooth, impianto Hi Fi , arredi, giochi, materiale di facile consumo, pennarelli. Il comune ha cercato di sopperire a questo disagio con un finanziamento di soli 2.000 euro. Si è evidenziata mancata professionalità, scarsa considerazione del lavoro svolto negli anni dalle docenti, e incompetenza poiché è stato buttato in modo indiscriminato tutto il materiale accumulato negli anni dalle docenti, che rappresenta un archivio storico importante per il loro lavoro". Poi conclude dicendo che "l’assessora di riferimento avrebbe potuto avere maggiore attenzione e meno superficialità, essendo scuole dell’infanzia ed elementari. Avrebbe dovuto scusarsi pubblicamente con le famiglie e il personale della scuola per i disagi provocati".