LORENA CELLINI
Cronaca

Risse, violenze sessuali e baby gang. Un’estate di follia lungo la costa

Da Civitanova a Porto Recanati, va in archivio la stagione più calda degli ultimi anni sul fronte criminalità. Due ragazzine hanno denunciato di essere state stuprate, aggressioni in serie fuori dai locali notturni.

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L’estate più calda degli ultimi decenni sul fronte della violenza si sta per chiudere e va in archivio con un elenco impressionante di fatti di cronaca, che hanno interessato tutta la fascia costiera maceratese, da Civitanova a Porto Recanati, con l’elemento dei minorenni spesso protagonisti, sia come vittime (due adolescenti stuprate) che come aggressori.

A Civitanova, all’alba di mercoledì scorso, un giovane è stato accoltellato a una gamba per aver tentato di difendere un amico derubato e picchiato. L’ultimo episodio di mesi caldissimi sul fronte della cronaca, dove la movida ha fatto spesso rima con risse e aggressioni. A Porto Recanati sono spuntate baby gang che hanno aggredito adolescenti per rubare loro le biciclette, e poi colluttazioni tra giovanissime, e ragazzini beccati a tagliare centinaia di gomme alle auto in sosta.

A Civitanova è andata molto peggio, perfino della terribile estate 2022 quando si registrarono due omicidi (uno nell’ambito dello spaccio di droga). Tra i mesi di luglio e agosto due violenze sessuali subite da minorenni, una prima drogata e poi abusata, apice di una escalation che ha contato anche rapine negli autogrill della superstrada e nella farmacia della città alta, risse continue sul lungomare sud che sembra ormai trasformato in Far West, e poi casi di abusi sessuali denunciati da ragazze palpeggiate per la strada. Una estate con turisti vittime di reati, come le due donne rapinate all’interno del B&B in cui alloggiavano o come il tizio che si è visto sfilare un Rolex dal polso dopo essere stato avvicinato da una ladra.

A questo si aggiungono furti e ulteriori aggressioni in un territorio in cui è diventato pericoloso muoversi la notte, mentre il dibattito sulla sicurezza non è una priorità, buono solo in campagna elettorale, così come poco si parla del fenomeno del consumo e dello spaccio di droga, anche tra i giovanissimi. Il bollettino della cronaca però è da allarme rosso. Lo avverte la comunità e lo dice il genitore di una delle vittime: "Più controlli perché la situazione sta sfuggendo di mano, i nostri ragazzi vanno protetti".