LUCIA GENTILI
Cronaca

"Rione nel degrado e caos viabilità. Qui ci sentiamo abbandonati"

I residenti del quartiere Vittorio Veneto - Trento e Trieste di Tolentino si rivolgono a sindaco e polizia locale

"Rione nel degrado e caos viabilità. Qui ci sentiamo abbandonati"

"Rione nel degrado e caos viabilità. Qui ci sentiamo abbandonati"

"Ci sentiamo abbandonati". È il pensiero corale di diversi residenti della zona Vittorio Veneto – Trento e Trieste, la più colpita di Tolentino dal terremoto 2016. "Un quartiere trascurato, degradato, con problemi di viabilità, pochi parcheggi, case disabitate piene di erbacce con recinzioni fatiscenti e chiodi che sporgono, pericolosi in particolare per i bambini. Le barriere architettoniche sono altissime. Questi marciapiedi sono impraticabili per disabili o mamme col passeggino" esordisce Francesco Tiberi, che evidenzia la pericolosità di alcuni cantieri, come quello in viale Vittorio Veneto, all’intersezione con via Gorizia. Tra le modifiche alla circolazione che non sono piaciute, l’inversione di marcia in via Montello. Tra l’altro, dice Tiberi, "non è stato ancora montato il divieto di svolta a sinistra e le auto vanno spesso contromano. Per andare in centro bisogna fare tutto il giro. Una soluzione potrebbe essere invertire il senso di marcia in via Piave, tra viale Vittorio Veneto e viale Trento e Trieste". In via Isonzo, per citarne una, non c’è il marciapiede e i cantieri hanno mangiato strada e parcheggi. Il problema dei posteggi è segnalato anche da Cesare Leonangeli, un amministratore di condominio, in particolare per le palazzine ai civici 28, 30 e 32. "I residenti sono stufi soprattutto della sosta selvaggia – afferma Leonangeli –, le auto fuori dagli stalli bloccano le uscite". "Chiediamo alle Ferrovie di sistemare l’area vicino a piazza Ciarapica per guadagnare parcheggi – dice la tabaccaia Maria Teresa Carradori –, anche perché a breve dovrebbero iniziare altre demolizioni e perderemo altri posti auto. Qui sono rimaste pochissime attività, tra cui la nostra. Ce la mettiamo tutta, ma la situazione è sempre più complicata". Un’altra residente evidenzia il degrado per le case diroccate. "Un serpaio, una giungla. Poi non ci sentiamo sicuri, non girano abbastanza pattuglie". Alcune abitazioni terremotate sono state anche visitate dagli sciacalli.

"La viabilità è stata cambiata senza il coinvolgimento della popolazione" dichiara Tiberi, affiancato dall’architetto Paolo Cruciani. I residenti lanciano quindi un appello al Comune e alla polizia locale per essere ascoltati. "Non è una situazione temporanea: via via inizieranno sempre più cantieri e sarà così almeno per i prossimi dieci anni. Vogliamo che la ricostruzione proceda, ma pure che il quartiere sia vivibile".