
Le nuove piante collocate in viale Italia al posto delle rose bianche e rosse che, con le foglie, costituivano il tricolore
Cura del verde urbano sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale di Corridonia, che con l’avvicinarsi della bella stagione sta intensificando le attività di manutenzione in sinergia con la Corridonia Servizi.
"È importante sottolineare che molte delle aree che richiedono attenzione sono di competenza del Comune, altre della Provincia, altre ancora sono private – ha precisato il sindaco Giuliana Giampaoli –. Gli interventi più radicali vengono fatti quando risultano più efficaci, terminate le piogge e il periodo di massimo sviluppo della vegetazione. Per quanto riguarda la Provincia, abbiamo già avuto rassicurazioni sul fatto che sfalci e pulizia delle scarpate lungo la strada provinciale sono già stati programmati. Peer quanto riguarda le aree verdi di competenza comunale come strade, giardini e parchi gioco, sono interessate già da tempo dai lavori di taglio e manutenzione periodica. Rimangono fuori le aree private, che sono oggetto, se occorre, di ordinanze specifiche nei confronti dei proprietari".
Una precisazione il primo cittadino ha fatto anche sulle nuove piante e fiori sistemati lungo viale Italia. "La volontà di mantenere i colori della bandiera italiana, rappresentati da rose bianche e rosse oltre al verde, che si seccavano continuamente, si è scontrata con la triste constatazione che il substrato era costituito da pochi centimetri di terreno sul fondo di asfalto – ha spiegato Giampaoli –. Ciò ha reso necessaria la rimozione del fondo e la posa di un terreno adatto all’attecchimento delle piante, nonché di una corretta irrigazione. Per la stagione più secca, si sta predisponendo un piano di irrigazione. In questi ultimi anni la scarsità di risorse idriche nella stagione calda ci sta imponendo periodi sempre più lunghi di divieto di irrigazione con le risorse dell’acquedotto, e anche di questo si deve tenere conto quando si predispongono nuove aree verdi – ha aggiunto –. Lo scorso anno, per la prima volta, il divieto di utilizzo di acqua proveniente dall’acquedotto per uso diverso dal consumo umano è stato esteso fino al mese di ottobre. Per questo, ovunque sia possibile, stiamo cercando di riattivare e utilizzare i pozzi".
Diego Pierluigi