Ricostruzione post sisma. Contributo alle attività

Non sarà più necessario delocalizzare i negozi durante i lavori. Aiuti anche per le abitazioni

Ricostruzione post sisma. Contributo alle attività

Ricostruzione post sisma. Contributo alle attività

Novità per le attività produttive, in alternativa alla delocalizzazione temporanea. Ieri, nella cabina di coordinamento sisma presieduta dal commissario Guido Castelli, sono state approvate le modifiche al Testo unico della ricostruzione privata.

"Abbiamo previsto che commercianti, esercenti e partite Iva – spiega il commissario – che devono fare lavori post-sisma e quindi sospendere l’attività, possano beneficiare di un contributo. Era molto richiesto in un Comune come Tolentino, ad esempio, ma non solo". In alternativa alla delocalizzazione temporanea, le attività possono avere un indennizzo "calcolato per i mesi di effettiva chiusura dell’attività, massimo sei, sulla media degli utili netti desumibili dai conti del triennio precedente proporzionata al medesimo periodo di chiusura".

Un’ulteriore modifica nella ricostruzione privata, sempre approvata ieri, prevede, per le famiglie che devono delocalizzare la casa da ricostruire e vogliono comprare un immobile alternativo, di ottenere l’anticipo sul contributo per acconti o caparre necessarie all’acquisto. "Si tratta di un sostegno doveroso per chi è costretto a spostare la propria casa e ha bisogno di risorse per fermare l’abitazione sostitutiva", aggiunge il senatore Castelli. Per quanto riguarda invece la ricostruzione pubblica, sono state implementate le risorse per una serie di lavori. Nel Maceratese sono stati incrementati gli interventi per il cimitero di Colmurano (il contributo aumentato di 446mila euro per un totale di 526mila euro), palazzo Ottoni di Matelica (aumento di 644mila euro per 2,6 milioni complessivi), il palazzetto dello sport di Ussita (aumento di 787mila euro per 1,4 milioni di euro totali), il municipio di Pieve Torina (aumento di 1,2 milioni per 3,4 milioni totali). Per le ordinanze speciali è stato aumentato infine il contributo per il restauro e ripristino del palazzo comunale di Tolentino (aumento di 2,5 milioni per 8,7 totali) e per la ricostruzione del polo scolastico Betti di Valfornace (aumento di 1,2 milioni per 5 totali).