REDAZIONE MACERATA

Ricatto con il video hard. Imprenditore nel mirino

Un sangiustese si è visto chiedere prima 3.700 euro, poi 2.700. L’uomo si è rivolto ai carabinieri: così un calabrese è finito sotto processo.

I carabinieri hanno indagato sulla vicenda

I carabinieri hanno indagato sulla vicenda

Si spoglia davanti alla telecamera credendo di essere in contatto, tramite Messanger, con una bella ragazza disponibile a fare lo stesso. Ma qualche tempo dopo viene contattato da un uomo che gli chiede prima 3.700 euro, poi gli fa un sconto abbassando la cifra a 2.700 euro. Altrimenti avrebbe diffuso quelle immagini. Per questo è accusato di tentata estorsione un 39enne, residente ad Amantea in provincia di Cosenza.

L’episodio sarebbe avvenuto il 6 giugno 2023, ai danni di un piccolo imprenditore di Monte San Giusto. Secondo l’accusa, la vittima sarebbe stata contattata tramite l’app di messaggistica di Facebook da una bella e giovane donna. I due avrebbero cominciato a chattare, con lei che si mostrava mezza nuda. La ragazza avrebbe invitato l’uomo a spogliarsi davanti alla telecamera. Ma quel video era, in realtà, una finzione. Qualche tempo dopo la vittima era stata contattata da un uomo che gli chiedeva denaro, altrimenti avrebbe condiviso su internet il video che lo ritraeva senza vestiti. Inizialmente la pretesa sarbebe stata di un bonifico da 3.700 euro, poi da 2.700 euro. Il sangiustese, spaventato per le conseguenze che poteva avere quella vicenda, si era rivolta ai carabinieri della stazione di Montecosaro e non aveva pagato la somma richiesta. Nel frattempo erano scattate le indagini per identificare chi ci fosse effettivamente dietro quelle richieste di soldi, arrivando così al 39enne.

Ieri per lui si è tenuta l’udienza preliminare a Macerata. Accogliendo la richiesta del pm Enrico Barbieri, il giudice Claudio Bonifazi lo ha rinviato a giudizio: il processo si aprirà il 16 gennaio. Il sangiustese si è costituito parte civile con l’avvocato Paolo Sfrappini. L’imputato è difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno, ieri sostituito dal collega Giuseppe Caruana.

Chiara Marinelli