"Pur avendo solo due Centri trasfusionali, nel capoluogo e a Civitanova, in rapporto alle altre Ast che ne hanno di più, la provincia di Macerata svolge la stessa attività di prelievo, un dato che tra le altre cose, dimostra come sia elevato il numero delle donazioni di sangue effettuate. Ringrazio i colleghi del personale medico, i sanitari e gli amministrativi per la competenza, la dedizione e la collaborazione nel lavoro, sempre dimostrate in questi anni". Sono le parole di saluto di Giovanni Ribichini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale, in pensione dal primo settembre. "Un professionista di rilievo che ha scritto pezzi importanti di storia dell’Azienda e che ha dato lustro al reparto", scrive l’Ast in una nota. "Il dottor Ribichini – aggiunge la direttrice Daniela Corsi - è stato un grande professionista, un collega stimato che conosco da oltre venti anni, che ha fatto della Medicina Trasfusionale di Macerata un’eccellenza regionale". Assunto nel lontano 1992 come assistente medico di Immunoematologia e Servizio Trasfusionale all’ospedale di Civitanova, nel corso del tempo Ribichini ha creato a Macerata un Centro di riferimento regionale per l’emofilia e le malattie emorragiche e trombotiche, al quale si rivolgono utenti da ogni parte delle Marche. C’è anche un centro Tao a cui afferiscono circa 2mila pazienti. Da qualche anno questo servizio è presente a San Severino e Camerino e anche il territorio di Recanati è coperto, mentre si sta lavorando per portarlo a Civitanova. Intanto il Centro Trasfusionale della costa, è in attesa di iniziare il primo prelievo di cellule staminali in collaborazione con l’Ematologia.
f. v.