di Paola Pagnanelli
"Mi sembra una bufala gigantesca. Non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale e andiamo avanti con serenità e determinazione". L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori, ’smonta’ la notizia lanciata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fede, secondo cui il Governo avrebbe bloccato centinaia di progetti finanziati dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). In particolare, ne sarebbero stati cancellati 34 in provincia, per oltre 39 milioni di euro. Tra questi anche lo stadio Helvia Recina, per il quale è imminente l’aggiudicazione dei lavori.
"I tagli sono stati smentiti – risponde l’assessore Marchiori –. In ogni caso, noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione dal Governo, Invitalia o dalla Regione. Ed è strano visto che ci sono già procedure in corso per le quali si potrebbero creare turbative. Alcuni enti hanno già avviato le opere, o sono in corso le progettazioni e le gare d’appalto. Il ministro Fitto ha assicurato che nessuna opera sarà buttata. Un conto è dire che su alcune ipotesi non ancora messe in opera ci possa essere una rivalutazione: questo è possibile dal punto di vista legale e politico. Ma un altro conto è interrompere un procedimento amministrativo complesso, che implica spese, affidamenti economici e imprenditoriali. Mi resta difficile pensare che, con naturalezza o sciatteria politica, un partito nazionale possa gettare in pasto all’opinione pubblica dichiarazioni sprovvedute" è la critica all’esponente pentastellato marchigiano.
Tra le procedure avviate c’è appunto l’Helvia Recina. "È stata fatta la gara d’appalto, è stata nominata la commissione e ora ci sarà l’aggiudicazione provvisoria dei lavori. Non ci fermeremo certo per le dichiarazioni di un parlamentare del M5S. Ai finanziamenti si partecipa presentando progetti, studi preliminari e di fattibilità, si viene selezionati, si riceve un punteggio e poi si stila una graduatoria, e a quel punto si vede se si rientra tra i progetti finanziati. Poi le commissioni valutano la compatibilità del progetto al bando, si arriva alla conferma del finanziamento e si stipula una convenzione, un contratto con un ente pubblico. Con lo stadio è andata così, nel bando di Rigenerazione urbana. L’opera è stata ritenuta meritevole perché è una struttura storica, è la principale della provincia per il calcio e l’atletica, abbiamo la convenzione con il ministero. Mandarlo in malora del resto sarebbe un danno per tutta la provincia: due squadre di fuori Macerata ci hanno recentemente disputato il campionato di Lega Pro, e anche così il capoluogo si comporta come tale. Noi andiamo avanti".
"Il Governo è al lavoro per assicurare la realizzazione di tutti gli interventi – assicura il sottosegretario al Mef, la sambenedettese Lucia Albano -. Le motivazioni per le quali l’esecutivo ha deciso di finanziare le opere attraverso fonti diverse dal Pnrr sono svariate. In primis la questione della scadenza: per molte di queste opere non sarebbe stato possibile rispettare il termine del 2026, in particolare per le opere che prevedono un complesso iter di realizzazione. Inoltre, i costi si stanno dimostrando superiori a quanto stimato. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, giovedì, ha assegnato alle Marche 333 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione". E i fondi si potranno usare anche per i lavori finanziati dal Piano nazionale ripresa e resilienza.