"Restringimento dell’arteria al 99%. Condizione che prelude all’infarto"

Il direttore Pellone ha operato il primo cittadino: tutto è andato per il verso giusto

"Restringimento dell’arteria al 99%. Condizione che prelude all’infarto"

Il direttore Pellone ha operato il primo cittadino: tutto è andato per il verso giusto

"Tutto è andato per il verso giusto. Il sindaco ora sta bene". Così Francesco Pellone, direttore della Unità operativa semplice dipartimentale di cardiologia interventistica, dopo l’intervento d’urgenza a cui il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, è stato sottoposto domenica mattina. "Ci eravamo sentiti all’inizio della giornata – racconta Pellone –. Il sindaco mi ha detto che la sera precedente aveva avvertito una condizione di forte spossatezza e di disagio, tanto da non riuscire a fare quasi nulla. Da come me l’aveva descritto, è emerso un quadro sospetto, per niente rassicurante. Così gli ho consigliato di recarsi subito in pronto soccorso". E, infatti, Parcaroli ha raggiunto tempestivamente l’ospedale. In pronto soccorso sono state effettuate le prime analisi e i primi riscontri, valutando la situazione come seria. Dal pronto soccorso, quindi, verso le 10 Parcaroli è stato subito trasferito all’Utic, l’Unità di terapia intensiva cardiologia e, poi in ematologia per eseguire l’intervento. "È stata riscontrata una stenosi subocclusiva sulla discendente anteriore – spiega Pellone – vale a dire un restringimento del 99%, dovuta a una placca ulcerata. È una condizione piuttosto grave che prelude all’insorgere di un infarto". Un problema piuttosto serio, dunque, su un’arteria della coronaria sinistra, che comporta rischi gravi, ma che è stato efficacemente risolto con un intervento di angioplastica, posizionando uno stent "medicato" che ha dilatato il vaso sanguigno. Il termine "medicato" sta ad indicare che si tratta di uno di quegli stent che sono "armati" farmacologicamente, cioè progettati per rilasciare il farmaco in grado di bloccare il processo di crescita cellulare a livello della parete del vaso. "Abbiamo effettuato l’operazione con tempestività ed efficacia, tanto che il sindaco già verso mezzogiorno era in camera nel reparto di Cardiologia e stava bene", evidenzia Pellone (nella foto). "È chiaro – conclude - che gli abbiamo prescritto una buona convalescenza, un necessario riposo, e anche una mirata e adeguata terapia farmacologica, volta ad evitare il riprodursi della situazione in cui si è trovato". È stato lo stesso Parcaroli a sottolineare di aver rischiato grosso, ringraziando oltre al dottor Pellone tutti i medici e gli infermieri che, ha detto "mi hanno salvato la vita".

Franco Veroli